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Interviste

Haas: “Non ci sono parole, si torna a casa e non poteva esserci scenario peggiore”

L’attaccante del Bienne dopo una nuova eliminazione ai quarti: “Volevamo andare lontani in questo torneo, ma abbiamo preso troppe penalità e scialacquato i powerplay. Non ci si può permettere queste cose”

RIGA – L’attaccante Gaëtan Haas è deluso dopo la bruciante eliminazione nei quarti di finale contro la Germania, che ha rappresentato nuovamente il capolinea per la Svizzera dopo un promettente girone di qualificazione.

“Ho vissuto tante cose in carriera… Avevo così tanta fiducia, secondo me eravamo pronti e poi al momento di giocare produciamo merda. Abbiamo preso troppe penalità, a questi livelli non è accettabile. Pure in powerplay non siamo stati all’altezza della situazione. Non poteva esserci scenario peggiore. Ora è tardi, non si può tornare indietro… Non ho altre parole, ribadisco, abbiamo prodotto merda, e pensare che nel girone di qualificazione tutto era andato benissimo”.

Non c’era magari sin troppa fiducia? Vi siete permessi di affrontare la Lettonia risparmiando alcuni elementi chiavi. Forse non era l’approccio ideale e il segnale giusto da lanciare…
“Facile dirlo dopo, Chiaramente quando perdi puoi andare alla ricerca di presunti errori. Se vincevamo nessuno avrebbe detto niente. Possiamo solo prendercela con noi stessi, e con noi intendo i giocatori. Abbiamo perso, si torna a casa, ma ci tengo a fare i complimenti alla Germania, ci hanno aspettato, sono rimasti calmi e hanno bloccato tanti tiri”.

È un problema di mentalità contro una bestia nera come la Germania?
“Non so cosa dirti, volevamo andare lontano in questo torneo. Decisamente è la nostra bestia nera. Eravamo in ritardo per 1-0, abbiamo reagito, ma poi come già detto in entrata abbiamo incassato troppe penalità e scialacquato delle superiorità numeriche. Non puoi permetterti certe cose”.

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