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Ambrì Piotta

Guidato da capitan Duca, l’Ambrì reagisce e supera il Ginevra!

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AMBRÌ – Dopo aver giocato quelle che sono state le due peggiori partite del campionato contro Lugano e Zugo, l’Ambrì Piotta era chiamato a reagire alla Valascia contro il sempre ostico Ginevra Servette, che già l’ultima volta che era arrivato in valle aveva fatto letteralmente impazzire la squadra di Pelletier.

Ad immagine del suo capitano Paolo Duca, però, i biancoblù hanno gestito alla grande la delicata partita di venerdì, sfruttando le poche occasioni che una partita come questa poteva regalare, ed incamerando così 3 fondamentali punti per la corsa ai playoff. Che Pelletier volesse dare una scossa ai suoi ragazzi lo si è capito più volte nel corso della settimana, ma dal foglio partita è anche emerso come il coach abbia piena fiducia nella squadra, tanto che è stata confermata la medesima formazione di martedì.

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L’unica differenza è stato infatti il ritorno tra i pali di Schaefer, capace di reagire molto bene ad un derby giocato sotto tono, e venerdì bravo nell’opporsi senza troppi affanni alle sollecitazioni dei ginevrini. Al portiere biancoblù, allo spirito di sacrificio e ad un po’ di fortuna vanno dati i meriti per un primo tempo chiuso a reti inviolate, al termine dei quali i granata avrebbero oggettivamente meritato qualcosa di più.

È oramai risaputo, le partite contro il Ginevra sono sempre “brutte” e si giocano sui dettagli. In quest’ottica per l’Ambrì è stato fondamentale sopravvivere ad un primo tempo giocato per la terza partita di fila senza in necessario mordente, ma fortunatamente l’entrata in materia “ciccata” in questo caso non è risultata fatale come nelle precedenti occasioni.

Anche nei primi 20 minuti, ad ogni modo, qualche bella occasione da rete l’Ambrì è riuscito a costruirsela, soprattutto grazie ad una prima linea formata da Giroux, Park e Pestoni che ha illuminato la via sul fronte offensivo per tutto l’arco dell’incontro. Il numero 18 ha “flirtato” in più occasione con la rete, presentandosi alcune volte al cospetto del bravo Stephan, ma quel gol che gli manca da inizio ottobre non ha voluto saperne di arrivare.

Poco male allora, perchè a togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato Alexandre Giroux, le cui qualità di sniper si erano eclissate nelle ultime 5 partite. Il top scorer venerdì ha invece risposto all’appello e ha giocato una buona partita, con alcune belle giocate e tanto lavoro che ha concesso a Park e Pestoni spazi fondamentali per la costruzione delle azioni.

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L’1-0 è arrivato all’incirca a metà di un powerplay di 5 minuti, frutto di un brutto intervento di Rivera su Pedretti che è costato al ginevrino una penalità di partita, mentre il biancoblù ha effettuato ancora qualche cambio prima di guardare il finale di incontro dalla postazione fotografi.

Sebbene l’Ambrì non sia apparso “spumeggiante” come in alcune uscite di ottobre, la grande volontà dei giocatori di tornare al successo e di scrollarsi di dosso i fantasmi delle ultime due sconfitte sono ben riassunti dal 2-0 ottenuto da capitan Duca. Il numero 46, con grinta ed incredibile determinazione, ha infilato il puck del raddoppio alle spalle di Stephan solamente un secondo prima che suonasse la sirena, cambiando completamente le coordinate della partita.

I leventinesi hanno ricavato dal periodo centrale – indubbiamente quello giocato nella maniera migliore – un ottimo doppio vantaggio, anche se in quel powerplay di 5 minuti ci si poteva aspettare una pressione maggiore sul portiere avversario. Le fasi in superiorità, dopo essere state letali per gli avversari ad inizio campionato, hanno ora bisogno di tornare a carburare, questo in seguito anche all’inserimento di alcune nuove variabili.

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Su tutti quella rappresentata da Jason Williams, venerdì nuovamente in pista a scapito dell’escluso Nordlund. Il numero 29 è in netta crescita e, nonostante non abbia trovato la rete (dopo la doppietta di Zugo), ha giocato probabilmente la sua miglior partita. Schierato al centro di Pedretti e Duca, il canadese è apparso meno estraneo al gioco rispetto al recente passato, dialogando in maniera più immediata con i compagni e regalando ai 4’705 spettatori anche qualche bello spunto offensivo. La strada è ancora lunga per lui, ma pare abbia imboccato quella giusta.

Il terzo tempo è poi stato una diretta conseguenza del secondo, con il Ginevra che ha tentato di rientrare in partita, mentre l’Ambrì ha ben pensato di controllare il gioco ed evitare inutili rischi. I padroni di casa hanno tutto sommato gestito sapientemente il vantaggio, facendo scorrere via velocemente i minuti sino al gol di Lombardi, arrivato dopo un bello spunto di Bezina.

Nel finale di gara gli uomini di McSorley sono poi andati vicino al pareggio in un paio di occasioni, ma l’Ambrì è sempre apparso lucido nel difendere l’ottimo Schaefer. Proverbiale ciliegina sulla torta è poi stato il gol a porta vuota di Duca, autore così di una doppietta. Una menzione finale va inoltre data anche a Park, di cui spesso ci dimentichiamo perché addirittura abituati a vederlo disputare delle gare strepitose. Anche venerdì sera il numero 27 ha dimostrato tutto il suo valore, confermandosi il vero motore del gioco di questa squadra.

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Può ancora migliorare tanto invece Maxim Noreau, la cui grande ed innegabile volontà di fare bene è proporzionalmente bilanciata con la confusione che va a creare in pista. L’entusiasmo ed il desiderio di contribuire a volte lo portano a fare… troppo, mettendo in difficoltà i compagni. Come per Williams, anche lui ha probabilmente bisogno di tempo per trovare la quadratura del cerchio.

Ciò che più conta al momento sono però i tre punti conquistati, che riportano l’Ambrì in terza posizione e permetteranno alla squadra di affrontare con fiducia e serenità la trasferta di Kloten.

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