LUGANO – La sconfitta patita contro il Friborgo alla Cornèr Arena è giunta un po’ a sorpresa dopo le ultime convincenti prestazioni dei bianconeri, tanto che risulta ancora difficile capire cosa sia successo in quel disastroso primo periodo.
Samuel Guerra però non crede che sia stata questione di mancanza di concentrazione: “Non penso a mancanza di concentrazione o preparazione – le parole del numero 28 – abbiamo causato certi episodi forse con la voglia di voler strafare.”
Samuel Guerra, pensare di vincere dopo un approccio del genere appare alquanto impossibile…
“Credo sia stato chiaro a tutti che un primo tempo del genere ci abbia tagliato le gambe, abbiamo subito qualche episodio che però noi stessi abbiamo servito sul classico piatto d’argento al Friborgo. Anche se dal secondo periodo ci abbiamo provato mettendoci la volontà, molti più dischi sulla porta e più pressione sul portiere era chiaro che la partita fosse ormai complicatissima da raddrizzare.”
Non credi sia stata mancata la concentrazione o la giusta attitudine nel primo tempo?
“Questi alti e bassi nel finale di stagione non possono accadere, ma non credo si possa parlare di mancanza di concentrazione, forse addirittura è stata una di quelle partite in cui si è voluto strafare, consapevoli dell’importanza che ogni match può avere in questo momento.”
Come tornare subito a vedere il Lugano delle ultime partite?
“Ci vuole pazienza, anche da parte nostra e accettare che c’è da lavorare duramente ogni giorno e non pensare che un buon periodo ci faccia lasciare tutto alle spalle. Sappiamo qual è il nostro potenziale, lo abbiamo dimostrato ancora nelle ultime settimane e dobbiamo riuscire a sfruttarlo al massimo.”
La lotta per entrare nei preplayoff è sempre più serrata, altri tonfi come questo potrebbero essere fatali…
“Non dobbiamo sempre dover aspettare questi episodi per reagire, ma ormai è fatta e buttiamocela alle spalle, consapevoli che per “pareggiare” un primo tempo come quello di martedì dovremo giocare entrambe le partite del week end al nostro massimo potenziale.”
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