AMBRÌ – In questa fase della stagione a contare, si sa, sono solamente i punti. Contro l’Ajoie, nonostante una prova a lunghi tratti insufficiente, i biancoblù hanno stretto i denti riuscendo a conquistare la posta piena. Una vittoria che ha permesso alla truppa di Luca Cereda di tornare al decimo posto, sinonimo di play-in.
“È stata combattuta e sofferta, specialmente dopo un inizio difficile”, ha commentato Daniele Grassi, premiato quale miglior giocatore in pista. “Di buono c’è la maturità che abbiamo mostrato a partire dal secondo tempo, riuscendo a reagire alle avversità e a indirizzare la sfida sui nostri binari. Non abbiamo perso la testa e siamo riusciti a venirne a capo contro un avversario che sa chiudersi molto bene e che impedisce di fare il tuo gioco”.
La sensazione è che la squadra sia scesa in pista senza mordente né emozioni in una sfida fondamentale per la corsa al post season. Come te lo spieghi?
“Non è che non ci fosse la volontà di fare bene, semplicemente ci sono delle partite nelle quali desideri troppo e questa foga ti impedisce di giocare come vorresti. Loro sono particolarmente abili a spegnere le partite e a smorzare le emozioni. Per questo ritengo che siamo stati bravi, perché dal secondo tempo in avanti abbiamo saputo pigiare i tasti giusti per riaccendere le emozioni della partita. E questo ci ha permesso di portarla a casa”.
Decisiva, verrebbe da dire, è stata la prima pausa dalla quale siete usciti con tutt’altro piglio. Cosa vi ha detto l’allenatore dopo i primi venti minuti?
“Che occorreva alzare il ritmo, l’intensità e iniziare a giocare semplice. Sapevamo che se ci fossimo riusciti, allora sarebbero tornate le emozioni e la spinta giusta. Così è successo, la prima rete ci ha sbloccati, le emozioni sono tornate e da quel momento la partita ha preso una piega diversa”.
Nel terzo tempo c’è stato un momento nel quale l’Ajoie sembrava potervi riacciuffare. Poi l’ha risolta De Luca con una rete tanto spettacolare quanto importante. Un bel talento che, alla sua prima stagione in NL, è già arrivato a quota 10 reti…
“Negli ultimi mesi ha compiuto dei passi avanti importanti e tangibili. Tecnicamente lo conoscevamo già dai tempi degli juniori, e già un paio d’anni fa si intravedeva grande potenziale. Specialmente negli ultimi mesi è cresciuto in maniera decisiva a livello mentale, è maturato, e questo si riflette sul ghiaccio e nel modo in cui gioca. È diventato un giocatore molto prezioso per noi”.
Dopo averla cercata a lungo è arrivata la tua prima rete stagionale. Sei più contento di esserti sbloccato oppure di come le cose hanno iniziato ad ingranare con Kostner e Douay?
“Sarebbe stato meglio se fosse arrivata prima (ride, ndr.). Scherzi a parte, è sempre bello riuscire a buttarlo dentro. Aiuta molto in termini di fiducia… Come linea, invece, sono contento del nostro apporto. Siamo riusciti a portare la giusta energia per tutta la sfida ma soprattutto in alcuni momenti delicati. Non sempre riusciamo a farlo ma contro l’Ajoie le cose hanno funzionato bene. Siamo riusciti a finire sul tabellino, e questo è merito del forecheck che siamo stati capaci di generare”.
Venerdì sarete a Losanna, sabato invece ospiterete il Davos in un weekend che si preannuncia difficile ma dal quale sarà importante uscire con qualche punto pesante…
“Questa vittoria ci aiuta ad affrontare le prossime sfide con ottimismo e positività. Non sarà semplice, ma d’altronde non lo è stato nemmeno contro l’Ajoie o contro il Berna. Eppure abbiamo ottenuto due successi. Quel che sappiamo è che nulla ci verrà regalato. Ci aspettano delle partite molto impegnative, il gioco è sempre più simile a quello da playoff e quindi occorrerà rimanere estremamente concentrati. Ma d’altronde sono queste le partite migliori per noi giocatori, quelle che ti regalano le emozioni più belle. Siamo carichi e non vediamo l’ora di questo rush finale”.