AMBRÌ – Non è stata forse la più emozionante delle partite quella andata in scena giovedì alla Gottardo Arena, ma contro il Ginevra l’Ambrì ha saputo gestire la sfida con calma, lucidità e maturità, conquistando meritatamente la posta piena.
“Dopo un inizio complicato, a partire dal secondo tempo siamo cresciuti e nel terzo abbiamo fatto la differenza con quelle due reti”, ha commentato Daniele Grassi, di rientro dopo il lungo infortunio che lo aveva tenuto lontano dal ghiaccio da inizio novembre. “Difensivamente siamo stati solidi mentre davanti abbiamo saputo sfruttare le occasioni nei momenti salienti della partita”.
Siete riusciti a sfatare una sorta di tabù: era infatti dal lontano ottobre 2021 che l’Ambrì non si imponeva contro il Ginevra…
“Il Servette è una squadra estremamente difficile da affrontare. Credo che dopo aver vinto il titolo sia normale subire una sorta di calo fisiologico, ma dispongono comunque di una rosa di qualità che sa giocare un buon hockey. Giovedì sera non sono riusciti ad esprimersi al meglio ma il merito è soprattutto nostro, che siamo stati bravi ad arginare i loro tentativi”.
Nelle ultime uscite la sensazione è che, offensivamente, cerchiate quel passaggio di troppo anziché puntare dritti sulla porta, con la conseguenza di complicare troppo la manovra ed essere inefficaci. Anche contro il Servette sono state sprecate diverse occasioni in questo senso, sei d’accordo?
“Non totalmente. Forse è accaduto in parte nel primo tempo, ma dal secondo trovo che siamo stati bravi a gestire il disco e, in generale, le nostre incursioni offensive. Crescendo all’interno della partita abbiamo mostrato grande maturità e questo è un ottimo segnale per noi come squadra”.
Hai fatto il tuo rientro dopo un mese e mezzo di assenza. Come ti sei sentito sul ghiaccio?
“Mi sono sentito bene, è bello poter tornare a respirare il clima da partita. Sono contento di essere tornato in questo modo, con una vittoria importante che fa molto bene al morale della squadra e al mio. In questo momento ho bisogno di tanto ghiaccio, per questo la Coppa Spengler mi sarà certamente d’aiuto per riprendere più velocemente il ritmo”.
Giunti a cavallo della pausa natalizia che bilancio puoi trarre dopo queste 31 partite giocate?
“Abbiamo vissuto un inizio di stagione molto positivo nel quale siamo riusciti ad esprimerci con regolarità e costanza. A parte un breve periodo nel quale siamo andati a vuoto e sono arrivate alcune sconfitte filate, non ci siamo mai scomposti e la squadra ha saputo reagire bene alle avversità. Rispetto alla passata stagione, fino ad ora, non abbiamo subìto cali eccessivamente duraturi e questo ci ha permesso di essere dove siamo in classifica”.
Dal tuo punto di vista a cosa è dovuta la progressione che state evidenziando rispetto alla passata stagione?
“Da diversi fattori ma credo in primis dalla costanza nelle nostre prestazioni e di conseguenza nei risultati, ma anche dalla profondità della rosa. Avere tanti buoni giocatori a disposizione permette di gestire bene le energie, di creare una sana competizione ma anche di lasciare a riposo coloro che vengono impiegati maggiormente sul ghiaccio. Ad ogni modo i conti si faranno alla fine: i presupposti sono certamente positivi ma la stagione resta lunga e impegnativa per cui il nostro focus deve andare subito sulla sfida di Langnau”.