LUGANO – È stato un derby che l’Ambrì Piotta aveva iniziato in maniera promettente, con diverse occasioni pericolose dalle parti di Schlegel ed una manovra che aveva messo in difficoltà il Lugano, ma poi sono stati i bianconeri a fare un cambio di marcia decisivo.
“Abbiamo giocato un buon primo tempo, peccato non essere riusciti a rimanere in vantaggio – ha commentato Daniele Grassi – mentre nel secondo non abbiamo messo nel nostro gioco l’intensità che volevamo e siamo stati puniti… Forse un po’ troppo duramente, perché anche noi abbiamo avuto delle chiare occasioni da gol nel periodo centrale. Nel terzo abbiamo poi cercato di rientrare, era difficile ma ci abbiamo provato”.
Cosa vi è mancato dopo la prima pausa?
“Loro sono riusciti ad essere costanti per i primi 40 minuti con un’ottima intensità, mentre noi purtroppo alcune volte non siamo stati al nostro massimo ed il Lugano ha approfittato dell’occasione”.
Avete subito quelle due reti nel giro di un paio di minuti che vi hanno fatto male…
“Chiaramente sono gol pesanti da incassare. Quei minuti che si giocano all’inizio e alla fine di un periodo sono sempre molto importanti, abbiamo cercato subito di rimetterci in sesto ma è chiaro che un certo contraccolpo lo si sente”.
Di positivo c’è comunque la reazione vista nel terzo tempo…
“Sicuramente se giochiamo 60 minuti come gli ultimi 20 è chiaro che avremmo una percentuale di vincita molto più alta. Dobbiamo insomma ricominciare dal primo minuto su questa lunghezza d’onda sabato contro il Ginevra, perché sarà il solo modo per mantenere quei tre punti a casa nostra”.
Nel finale Cereda ha comunque tolto il portiere per farvi giocare a 6-contro-4, ci avete creduto fino all’ultimo…
“È chiaro, noi non molliamo. Cerchiamo di fare di tutto fino alla sirena, questo è il tipo di squadra che siamo e per noi è normale avere una mentalità che crede di poterla girare fino alla fine”.
Si parla tanto delle difficoltà dei vostri stranieri a segnare, nello spogliatoio come li vedi?
“Il nostro focus non è sul singolo, cerchiamo di mettere al primo posto la prestazione della squadra. Poco cambia per noi chi è a segnare, anche se chiaramente ci sono dei periodi in cui le cose funzionano meglio che in altri… A volte puoi tirare ad occhi chiusi e il disco entra, mentre in altre fasi è più difficile. I nostri stranieri stanno lavorando bene, presto ritroveranno il gol anche loro e farà bene a tutta la squadra”.