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Interviste

Gianinazzi: “La solidità difensiva è stata la base, ora dovremo trovare il giusto equilibrio”

Il coach ha speso parole di elogio anche per i giovani: “Hanno preso le loro responsabilità in maniera egregia e vissuto esperienze importanti, che saranno preziose per tutta la squadra nel resto della stagione”

(Photobrusca & Luckyvideo)

LUGANO – Coach Luca Gianinazzi può sicuramente essere soddisfatto di quanto sta mostrando il suo Lugano nelle ultime uscite. I bianconeri domenica hanno messo un punto esclamativo alle vittorie arrivate nelle precedenti partite, e battendo in maniera solida il Friborgo possono ora guardare ai prossimi impegni con fiducia.

“Prendiamo una partita alla volta, e questa vittoria ce la gustiamo. Siamo contenti di aver interrotto la serie del Friborgo, era chiaramente la squadra più in forma del campionato e siamo soddisfatti. Nelle ultime settimane abbiamo parlato tanto di solidità difensiva, ed in questa occasione è ciò che mi è piaciuto di più. Si è visto che abbiamo maggior fiducia in noi stessi, ora dovremo essere bravi a trovare il giusto equilibrio”.

L’unica macchia in una buona prova è stato il powerplay, concordi?
“Sì, domenica non siamo riusciti a trovare le risposte che avremmo voluto. Ci sono delle partite in cui si ha bisogno che il powerplay ti dia una mano, ma per fortuna contro il Friborgo non è stato il caso. Indubbiamente però è un punto su cui lavorare, anche se avere diversi giocatori fuori dal lineup non aiuta a trovare le chimiche che avevamo ad inizio stagione. Ma questo fa parte del momento attuale, dunque dobbiamo imparare”.

Il Lugano visto nel primo tempo è l’esempio perfetto del gioco che vuoi vedere dalla tua squadra?
“Il gioco perfetto, quello che ho nella mia testa, penso che non lo vedremo mai. Anche nel primo tempo ho visto delle cose che potremmo fare ancora meglio, ma sono d’accordo che in termini di solidità difensiva siamo stati bravi… Abbiamo concesso una sola occasione da gol ed un totale di tre tiri, contro un Friborgo che è molto forte. Ciò che possiamo fare ancora meglio è verticalizzare il gioco in maniera più precisa e veloce, ma in generale possiamo essere molto contenti”.

Significativo inoltre aver ottenuto questi risultati in risposta a diverse assenze…
“Avevamo diversi giocatori fuori dal lineup e dunque altri sono chiamati a prendersi queste responsabilità. Penso che i ragazzi lo abbiano fatto in maniera egregia. Domenica era il nostro “academy match”, dunque il pomeriggio ideale per i giovani per mettersi in mostra. Zanetti e Verboon hanno firmato dei gol importanti, ed anche nel finale abbiamo visto sul ghiaccio tre giocatori sotto l’annata 2002… Sono segnali positivi per noi. Queste sono esperienze importanti, essere schierati in momenti delicati contro il Friborgo è per loro qualcosa di significativo che potrà tornarci utile per il resto della stagione.

Nel finale avete però rischiato qualcosa di troppo…
“Diciamo che non vogliamo mai far andare a casa il nostro pubblico troppo presto… Con il Berna abbiamo fatto la stessa cosa (ride, ndr). Non penso sia stato un rilassamento. Il loro secondo gol è nato da un errore in zona difensiva, siamo stati un po’ ingenui, ma come detto avevamo dei giocatori giovani in pista e non hanno letto bene la situazione… Sicuramente da questo hanno imparato qualcosa. Nel 6-contro-5 siamo invece stati un po’ passivi e la partita si è riaperta, ma penso che poi siamo ancora riusciti a reagire e a giocare bene i momenti finali”.

Sei tornato a schierare Koskinen dopo le buone prestazioni di Schlegel, un rischio dal tuo punto di vista calcolato?
“Non vedo questo tipo di decisioni come un rischio. Abbiamo a disposizione uno dei migliori portieri della lega, e non è perché Koskinen ha giocato qualche partita così così che improvvisamente cambia la nostra considerazione su di lui. Vogliamo semplicemente portare i due portieri ad un livello di fiducia tale da poterli schierare entrambi, questo è l’obiettivo e nell’occasione Mikko ha risposto sicuramente presente”.

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