LUGANO – La vittoria del Lugano sul Ginevra ha disteso un po’ gli animi, nonostante le comprensibili preoccupazioni dopo la sconfitta di Rapperswil. Il coach bianconero Luca Gianinazzi però era sempre stato sicuro che la sua squadra avesse i mezzi per reagire: “Sapevamo che non eravamo noi quelli scesi in pista martedì e tutti volevamo reagire. Lo dovevamo ai tifosi, a tutto l’ambiente che ruota attorno alla squadra e anche a noi stessi”.
Luca Gianinazzi, la prestazione contro il Ginevra è tornata anche ad esaltare il pubblico, lo percepivate in panchina?
“Certo e ne sono felice, abbiamo vinto in un’atmosfera che vorrei sempre vedere, un po’ come quelle che vivevo da bambino quando venivo a vedere le partite. Dipende da noi se il pubblico ci sostiene o meno e capisco che i tifosi siano stati delusi o arrabbiati dopo la partita di Rapperswil, ma devono sempre sapere che i primi arrabbiati eravamo noi stessi”.
Una prova di carattere, rimontare il Ginevra due volte e batterlo ai rigori non è impresa evidente…
“Sono contento dei ragazzi e della loro attitudine, hanno messo tutto quello che avevano e non si sono mai lasciati andare, anche dopo il 2-3 che è arrivato in un nostro buon momento. Certo, avremmo avuto anche le occasioni per vincerla nei sessanta minuti ma va bene così, sono punti preziosi”.
Cosa importante, non avete avuto grossi cali, anzi la vostra partita è andata in crescendo di energia…
“Questo era molto importante, contro il Servette devi andare al massimo ed è stata la partita tosta che mi aspettavo anche sul piano fisico, d’altra parte è la migliore squadra del campionato, ma non abbiamo mai avuto timore e si è continuato a lottare fino in fondo”.
Con fuori Arcobello e Connolly si è rivisto Bennett, il quale ha dato ancora prova di essere sempre pronto, con pure il fondamentale quinto rigore trasformato con freddezza…
“Con lui si va sempre sul sicuro, ha sempre dimostrato di essere pronto e di poter dare un grosso contributo alla squadra, senza paura di prendersi le responsabilità. È un grande professionista, ma per noi non è certo una sorpresa”.