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Interviste

Gianinazzi: “Contenti della direzione che sta prendendo la squadra, ho visto tanta energia”

Il coach dopo la prima amichevole casalinga: “Siamo reduci da un periodo molto duro, ma volevamo presentarci bene al nostro pubblico. Le prossime amichevoli saranno un test interessante per vedere a che punto siamo”

LUGANO – Si trova in un momento della preparazione fisicamente molto pesante il Lugano di Luca Gianinazzi, che nella sua prima uscita davanti al pubblico della Cornèr Arena non ha però mancato di portare tanto entusiasmo in vista dell’imminente stagione.

“Siamo arrivati a questa partita dopo un campo di allenamento molto intenso, la settimana a Lenzerheide è stata tosta per i ragazzi ed inoltre venerdì ci abbiamo impiegato ben cinque ore per ritornare a casa”, ci ha spiegato l’allenatore bianconero. “Sicuramente questo lo abbiamo un po’ pagato nel terzo tempo e a livello di freschezza mentale, ma penso che per attitudine possiamo essere soddisfatti. Volevamo presentarci bene davanti ai nostri tifosi”.

Vi abbiamo visto controllare la partita dall’inizio alla fine, sei soddisfatto?
“Quando giochi un’amichevole contro una squadra estera è sempre difficile prevedere quale potrà essere il divario in quella specifica partita. In questo caso l’Innsbruck si è presentato con sole tre linee e dunque non con la miglior squadra possibile, ma noi ci siamo concentrati sul nostro match e sono molto contento che la squadra abbia portato in pista ciò che chiedevamo loro. Si è vista tanta energia, e se abbiamo dominato per 60 minuti ne sono semplicemente felice”.

Come proseguirà ora la vostra preparazione?
“Il volume di lavoro che abbiamo portato avanti sino ad ora è stato molto alto. Abbiamo spesso fatto due allenamenti al giorno, con tanta intensità e davvero molte ore di ghiaccio. Nelle prossime settimane vogliamo scendere con il volume del lavoro, ma aumentare ulteriormente l’intensità per farci trovare pronti per metà settembre. Come staff siamo consapevoli che l’attuale momento è quello di maggiore stanchezza, l’importante però è non dirlo ai giocatori (ride ndr)”.

Ora si entrerà in una fase importante, il campionato si avvicina ed il prossimo weekend giocherete due partite contro Davos e Ajoie…
“Sì, ora è il momento di aumentare il numero di partite. In allenamento puoi lavorare su tutto, ma poi l’unico modo per avere delle risposte sul tuo lavoro è vedere applicate le cose contro un avversario. Le prossime due amichevoli saranno contro squadre del nostro campionato e dunque dei test interessanti per noi, per vedere dove siamo a livello di gioco ed energia”.

In termini di lineup sembri aver già trovato una bella stabilità, nelle partite sinora disputate non hai praticamente modificato le tue linee…
“In realtà questa è una cosa che riscopri ogni giorno, a dipendenza di chi è presente e assente. Non vorrei usare la parola “infortuni”, ma sappiamo tutti che anche questo fa parte di una stagione. Finché le cose funzionano vogliamo dare stabilità alla squadra, se le linee si trovano bene assieme questo ci dà energie positive. Direi che ci sono ancora un paio di blocchi in cui vanno trovati i tasselli giusti, ma in generale siamo contenti della direzione presa con la squadra. Sono però anche consapevole che da qui alla fine della stagione sarà molto difficile che l’assetto possa rimanere uguale”.

Si vede però già da ora che questo Lugano è diverso da quello dello scorso anno…
“Sicuramente abbiamo guadagnato dei centimetri, ma se guardiamo ad esempio sul ghiaccio Sekac e Zohorna non sono sicuramente lenti, dunque non penso che abbiamo necessariamente sacrificato qualcosa in quel senso. A fine stagione assieme a Domenichelli abbiamo analizzato la nostra situazione e capito che ci sarebbero serviti chili e centimetri in più, soprattutto per la seconda fase e le partite importanti. Siamo contenti di aver trovato dei giocatori che combinano bene tutti gli elementi che cercavamo”.

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