CANADA – GERMANIA
5-2
(1-1, 1-1, 3-0)
Reti: 7’44 Peterka (Seider, Müller) 0-1, 10’47 Blais (Krebs, Neighbours) 1-1, 33’47 Fischbuch (Kastner, Seider) 1-2, 37’28 Crouse (Krebs, Weegar) 2-2, 44’51 Blais (Glass) 3-2, 51’51 Toffoli 4-2, 58’06 Laughton (Quinn, Crouse) 5-2
Note: Nokia Arena, 10’470 spettatori
Penalità: Canada 2×2, Germania 1×2
TAMPERE – Il Canada sornione, il Canada che sembra sempre un po’ zoppicante, il Canada che raramente fallisce, il Canada campione. Il solito Canada insomma, quello che in un’edizione di un Mondiale meno entusiasmante dello scorso – anche per la prematura uscita di alcune grandi e presunte tali – pure con una squadra che non sembrava attrezzata per arrivare fino in fondo alla fine ha superato tutti e si è messo al collo la ventottesima medaglia d’oro della sua storia, la seconda in tre anni ed ha vendicato così la finale persa un anno fa proprio sul ghiaccio della Nokia Arena contro i padroni di casa della Finlandia.
La squadra di Tourigny si è trovata di fronte la Germania che avevamo conosciuto bene in questo torneo, solida, unita e basata su un gioco semplice ma funzionante, ma stavolta nell’atto conclusivo i nordamericani hanno mostrato cosa significhi giocare una finale, facendolo con pazienza e attendendo l’errore di un avversario a volte un po’ troppo avventato e anche un pizzico sfortunato.
Due volte in vantaggio, la selezione di Harold Kreis non ha saputo gestire i suoi momenti migliori, e dopo il 2-2 di Crouse sul finire del secondo periodo (in realtà una sfortunata autorete di un difensore) il Canada ha preso in mano la partita, andando per la prima volta avanti con Blais al 45′ e non mollando più la presa.
La Germania ha cercato di fare del suo meglio, ma con delle energie forse in calo la lucidità è spesso venuta meno, facilitando le cose ai nordamericani, che hanno messo le mani sulla coppa con il 4-2 di Toffoli in tre contro uno con la difesa tedesca completamente aperta e il 5-2 finale a porta vuota di Laughton.
Un Mondiale che termina con un podio inedito, formato da Canada, Germania e Lettonia, ma un Mondiale che sul piano tecnico, soprattutto nella fase ad eliminazione, non ha entusiasmato per qualità e spettacolo, ecco perché viste le semifinali, i rimpianti per la Nazionale Svizzera si fanno ancora più grandi.
Tornando al presente, i complimenti vanno anche alla Germania, capace con attaccamento e caparbietà di uscire dalle difficoltà iniziali e di arrivare fino all’insperato e storico argento, il primo nella storia per i tedeschi guidati da quella vecchia volpe di Harold Kreis.
GALLERIA FOTOGRAFICA
(Clicca le frecce per scorrere le fotografie)