
FRIBORGO – AMBRÌ
3-1
(1-1, 1-0, 1-0)

Reti: 10’14 Heim (Virtanen, Dotti) 0-1, 15’48 Bertschy (Nemeth, Schmid) 1-1, 33’59 De la Rose (Borgström, Kapla) 2-1, 59’15 Bertschy (Streule) 3-1
Note: BCF Arena, 9’280 spettatori
Arbitri: Stricker, Ströbel; Bürgy, Altmann
Penalità: Friborgo 1×2, Ambrì Piotta 4×2
Assenti: William Hedlund, Rocco Pezzullo, Diego Kostner, Michael Joly (sovrannumero), Daniele Grassi, Isacco Dotti (infortunati)
FRIBORGO – È stata un’altra serata in cui l’Ambrì Piotta ha motivo di avere dei rammarichi, ma anche l’ennesima partita in cui la squadra di Cereda è stata l’artefice delle sue sfortune, uscendo battuta da una sfida di Friborgo in cui una grande quantità di occasioni si è tradotta in un solo gol.
Non può però essere archiviata in maniera così semplice la prova in casa del Gottéron, iniziata con l’emozionante ritiro della maglia numero 89 di Andrei Bykov. Sull’altro fronte i burgundi si sono infatti costruiti un numero altrettanto grande di chance per battere Wüthrich, ma pure Sörensen e compagni non hanno certo brillato per killer instinct.
Quella di sabato è infatti stata una partita molto aperta, un po’ pazza e con un filtro a centro pista non certo brillante da parte delle due squadre, che praticamente per due periodi si sono scambiate un’occasione dietro l’altra, in quella che oltreoceano definirebbero una partita “run and gun”.

(PostFinance/KEYSTONE/Til Buergy)
Una formula a dire il vero molto rischiosa per l’Ambrì Piotta. Affrontare una squadra offensivamente dotata come il Friborgo – per giunta in trasferta – a viso così aperto poteva anche tradursi in una serata più amara, ma invece grossomodo le due squadre si sono equivalse. Bisogna però anche dire che una partita del genere avrebbe potuto vedere entrambe le squadre segnare comodamente 5-6 reti, tanto per far intendere quanto la struttura di entrambe le compagini abbia mostrato delle lacune.
La squadra di Rönnborg non ha fornito la sua prova più organizzata – al netto dell’ottima linea Biasca–Schmid–Bertschy il resto della squadra ha balbettato – e proprio per questo con il passare dei minuti c’era la sensazione che per i leventinesi potesse essere la volta buona per tornare ad imporsi in una BCF Arena storicamente stregata.
Al gol del vantaggio di Heim – bella deviazione su tiro di Virtanen – ha risposto la velocità in transizione di Bertschy, in una delle tante azioni verticali che le due squadre hanno imbastito. Un contesto del genere è stato ideale per Formenton, che infatti si è presentato più volte in velocità davanti a Berra, ma ha fallito anche stavolta diverse ottime chance, la più clamorosa in shorthand nel finale di primo periodo.

(PostFinance/KEYSTONE/Til Buergy)
Nel complesso l’Ambrì – ridisegnato in tutte le sue linee, coppie difensive comprese – si è dato parecchio da fare, sostenuto nuovamente da un ottimo Wüthrich ma purtroppo ancora tradito dai suoi attaccanti stranieri.
Al netto di un Formenton che ha dato ritmo ed è stato molto pericoloso – anche se la squadra ora ha bisogno di concretezza – l’apporto della linea di Tierney, Petan e DiDomenico è stata praticamente nulla, con i primi due raramente incisivi ed il veterano ancora in difficoltà dopo una serata in sovrannumero. Stavolta in tribuna si è infatti accomodato Joly, una scelta che ci sta viste le sue recenti difficoltà, ma in vista del derby non sarà nemmeno semplice scegliere chi mandare in pista.
Il match è inoltre stato deciso ancora da un episodio frustrante. A metà gara Formenton e poi Virtanen hanno rimediato due penalità evitabili, ed il Friborgo in 5-contro-3 ne ha approfittato per trovare il vantaggio decisivo. Il gol è nato da una carambola, con il tiro “ciccato” da Kapla che è stato deviato dal pattino di Borgström, trasformandosi in un assist perfetto ma casuale per De la Rose.

(PostFinance/KEYSTONE/Til Buergy)
Nel terzo tempo la partita è poi cambiata. Il Friborgo ha deciso di ridurre al minimo i rischi e si è esposto meno al gioco in transizione dell’Ambrì, che infatti ha avuto poche opportunità di pareggiare. Berra e Wüthrich hanno corso ancora qualche grande pericolo, ma alla fine i biancoblù non hanno mai imbastito un vero forcing, e sono stati così costretti ad accettare l’ottava sconfitta consecutiva.
Un bilancio terribile che con Cereda in panchina si è verificato solamente una volta, tra ottobre e novembre 2022, ed il derby di martedì rischia dunque di diventare il match di un vero record negativo.
Nel frattempo però dopo nove partite l’Ambrì è ultimo in classifica, staccato anche dall’Ajoie. Nell’hockey ci possono essere vari campanelli d’allarme, ma questo è ovviamente il più evidente.
IL PROTAGONISTA
Christoph Bertschy: Autore di una doppietta che ha aperto e chiuso il match per il Friborgo, l’attaccante della nazionale ha fornito un’altra prova in cui ha saputo sfruttare alla grande la sua velocità. In un contesto molto aperto è riuscito più volte ad infilarsi nelle maglie leventinesi, rendendosi molto pericoloso con i compagni Schmid e Biasca. La loro è stata la miglior linea del Friborgo, ma anche tra le più incisive dell’intera lega sinora.
HIGHLIGHTS



