LUGANO – L’aria d’Europa ha fatto bene al Lugano che, dopo le scoppole rimediate in Coppa Svizzera e in campionato nello scorso weekend, ha rialzato la testa nell’andata degli ottavi di finale di CHL.
Al cospetto degli ZSC Lions capolisti di NLA, gli uomini di Shedden si sono imposti per 3-2 e hanno mostrato sia il meglio che il peggio di cui sono capaci. Si è partiti da un primo tempo in cui gli uomini di Walsson hanno imperversato spesso e volentieri dalle parti di Merzlikins, per poi arrivare alla reazione proposta nella frazione centrale, fino ad un terzo periodo in cui i bianconeri avrebbero anche potuto aumentare il vantaggio.
“Nel primo tempo abbiamo commesso degli errori e contro una squadra come lo Zurigo non puoi permettertelo, altrimenti rischi di trovarti subito sotto” ci ha raccontato Ryan Gardner al termine dell’incontro. “Nonostante i due gol subiti abbiamo mantenuto il nostro gameplan e siamo riusciti a tornare in partita, sia fisicamente che mentalmente, lavorando duro per riportarci in parità”.
Ryan Gardner, il secondo gol dello Zurigo è sembrato darvi una scossa, mentre la rete di Hofmann pochi secondi prima della pausa vi ha dato una bella spinta per il secondo tempo…
“Assolutamente, quello di Hofmann è stato un gol importantissimo, tutti i gol segnati prima della pausa sono vitali. Andare alla pausa sul 2-1 è chiaramente meglio che essere sotto di due gol. Nel secondo tempo infatti si è visto che abbiamo giocato con un altro spirito e abbiamo trovato altre due reti. Dobbiamo cercare di continuare nella stessa maniera in cui abbiamo giocato dal periodo centrale in avanti, anche durante il resto della stagione.”
Nel terzo tempo siete riusciti ad esprimervi meglio, ma senza concretizzare… Peccato, avreste potuto avere un vantaggio maggiore in vista del ritorno…
“Purtroppo non siamo riusciti a segnare altre reti, e si sa che in Champions League i gol segnati e subiti fanno la differenza… Abbiamo cercato di incrementare il vantaggio ma nello stesso tempo non volevamo esporci troppo, per portare a casa la partita. Alla fine siamo contenti con il 3-2, dopo la pausa vedremo cosa succederà nella partita di ritorno”.
Nelle ultime partite, e spesso anche nel primo tempo di martedì, vi siete complicati la vita. Dal secondo periodo invece avete giocato più pulito, pensi che questo abbia avuto un impatto sulla partita?
“Lunedì in allenamento abbiamo provato a cambiare un po’ il nostro modo di giocare, ovviamente queste cose non sono ancora assimilate al 100% e nel primo tempo non siamo riusciti a metterle in pratica. Abbiamo provato ad aprire di più il gioco e contro una squadra come lo Zurigo bisogna essere intelligenti e non perdere il disco, altrimenti si rischiano tanti contropiedi. Dalla seconda frazione siamo riusciti ad attuare meglio queste migliorie, creandoci diverse occasioni da gol e attuando un fore-check più aggressivo”.
Alla fine siete riusciti ad ottenere una bella vittoria. Il gol di margine però non vi permette di abbassare la guardia, mercoledì a Zurigo ci sarà ancora da lottare per passare il turno…
“Quella di mercoledì prossimo sarà un’altra partita da vincere, non possiamo pensare al vantaggio minimo accumulato alla Resega, dobbiamo solo occuparci di vincere. Dobbiamo cercare di entrare sul ghiaccio meglio di come abbiamo iniziato stavolta e portare a casa la partita”.
Adesso arriva la pausa, qualche giorno di riposo dopo aver disputato tante partite in poco tempo…
“Sicuramente, quest’anno siamo impegnati in più competizioni ed è importante questa pausa per riuscire a staccare un po’ la testa dall’hockey. Fisicamente siamo a posto, ma mentalmente dobbiamo cercare di ricaricarci per riuscire a ricominciare al meglio dopo la sosta”.