LUGANO – Domenica mattina il Lugano si è presentato al pubblico della Resega per il primo allenamento della stagione 2015/16. Dopo la gara di “skills” messa in atto dai giocatori bianconeri, ci siamo intrattenuti con il neo acquisto Philippe Furrer, per avere qualche impressione sulle sue prime pattinate ticinesi.
Philippe Furrer, dopo aver giocato per tutta la tua carriera con la maglia del Berna hai deciso di venire a Lugano, come mai?
“Ho scelto Lugano soprattutto perchè volevo una nuova sfida. Era la mia ultima occasione per poter cambiare casacca per via dei miei bambini, che in questo momento non vanno ancora a scuola. Mi sono chiesto se avessi voluto rimanere per tutta la mia carriera in un unico club e la risposta era chiaramente no. Dunque ho capito che era arrivato il momento di cambiare”.
Il tuo trasferimento è stato deciso molto prima della fine della scorsa stagione, cosa ne pensi della possibilità di poter mettere sotto contratto i giocatori a campionato in corso?
“Per me non ha fatto molta differenza, anzi è stata una motivazione in più sapere che quella appena passata sarebbe stata la mia ultima stagione a Berna. Ho giocato sempre al massimo per far capire ai tifosi che ce la stavo mettendo tutta nonostante il contratto già firmato col Lugano, questo per far sì che venissi ricordato in maniera positiva. Certamente la firma è arrivata molto presto, ma per noi giocatori è una sicurezza la possibilità di poter avere accordi in qualsiasi momento, soprattutto quando si ha una famiglia. In Svizzera funziona così, se si volesse cambiare il metodo si sarebbe costretti a cambiare tutto quanto e penso che non succederà”.
Quali sono le tue prime impressioni sulla squadra e sul Lugano in generale?
“Il Lugano è sicuramente un club dove percepisci le emozioni che prova tutto l’ambiente. Si capisce come tutta la squadra stia remando nella stessa direzione. La mia prima impressione è davvero positiva, abbiamo una grossa varietà di giocatori, dai giovani fino agli scorer o ai giocatori fisici. Il mix nel gruppo è molto buono. L’intero staff inoltre è molto professionale, dunque sono sicuro che avremo una buona stagione”.
Porti con te grande esperienza… Con la partenza di Andersson e Hirschi non al meglio per l’inizio della stagione, si potrà fare affidamento su di te come leader?
“Calle ha avuto la possibilità di andare oltre oceano e spero riesca a sfondare in NHL. Dobbiamo essere sicuri di riuscire a rimpiazzarlo nel migliore dei modi. Probabilmente sarebbe stato il mio compagno di difesa e adesso dovrò trovarne un altro, lo scopriremo. La squadra lavora bene insieme, dunque riusciremo a sopperire all’assenza”.
Nell’ultima parte della stagione il Lugano ha avuto diversi problemi in powerplay. Tu avevi un ruolo centrale a Berna, pensi di poter ricoprire il medesimo ruolo anche qua?
“Prima avrò bisogno di allenarmi duramente con la squadra e giocare qualche buona partita, poi si vedrà. Quando ne ho la possibilità uso spesso il mio tiro per far arrivare il disco in porta, dunque vedremo”.
L’anno scorso hai deciso di non andare ai Mondiali per restare con la tua famiglia, l’anno prima eri invece infortunato. La Nazionale resta uno dei tuoi obiettivi?
“Certamente, la Nazionale è uno dei miei grandi obiettivi. Mi piace moltissimo poter giocare con la maglia della Svizzera, ma due anni fa ero infortunato e l’anno scorso non mi è stato proprio possibile partecipare. Spero dunque di poter prendere parte ai prossimi campionati del mondo!”.