AMBRÌ – Inutile nascondere quanta importanza rivestisse questo weekend per l’Ambrì Piotta, confrontato con la doppia sfida con il fanalino di coda Friborgo Gottéron, diretto dall’intramontabile Larry Huras.
Dopo essere caduta all’overtime venerdì sera alla BCF Arena, la truppa di Kossmann è inciampata nuovamente, questa volta in maniera irrimediabile alla Valascia, incassando una sconfitta per 2-1 nella rivincita della Valascia.
È stata anche la serata in cui, per la prima volta in stagione, la tifoseria biancoblù si è apertamente schierata contro lo staff tecnico, sottolineando un’ormai evidente mancanza di gioco e tanta confusione sul ghiaccio. Insomma, a poco sono servite le giocate di alta classe proposte da Jason Fuchs, in pista per la prima volta in qualità di Top Scorer dei leventinesi.
Jason Fuchs, un punto in due partite contro questo Friborgo è davvero troppo poco per pensare di mantenere il contatto con le prime otto…
“Esatto, penso che non abbiamo fatto abbastanza, nonostante sapessimo che si trattava di un weekend estremamente importante per noi. Non siamo riusciti a gestire bene nessuna delle due partite, e penso soprattutto ai primi venti minuti a Friborgo e al terzo tempo sabato sera. Peccato perché il match era molto tirato sull’1-1, ma è bastato un contropiede per perdere i tre punti”.
Venerdì a livello di ritmo avevate concesso un tempo intero al Friborgo, mentre sabato avete giocato a sprazzi. Cosa vi manca ancora per giocare 60 minuti?
“Manca sicuramente la costanza. Dobbiamo riuscire a mettere la stessa energia ad ogni cambio. Se in futuro saremo in grado di fare questo, sono sicuro che potremo tornare a vincere qualsiasi tipo di partita… O, perlomeno, avremo la possibilità di rimanere in corsa il più a lungo possibile”.
Manca sempre il goal in powerplay, anche se stasera avete tirato più del solito e avete giocato con maggiore semplicità. In ogni caso, si tratta di situazioni che cominciano davvero a pesare sulle partite…
“Effettivamente sì, siamo consci di quanto siano importanti le situazioni di superiorità numerica. Purtroppo le reti non stanno arrivando, ma ci stiamo lavorando. Come hai detto tu, abbiamo cercato di giocare in maniera più semplice e con più tiri verso la gabbia, anche se sfortunatamente il disco non è entrato. Però se continuiamo così, con i nostri giocatori capaci di creare del traffico davanti alla porta, prima o poi il puck entrerà. Basta una semplice deviazione per segnare in powerplay”.
Tu hai saputo trovare grande fiducia, basti pensare a quei numeri d’alta scuola che mostri sul ghiaccio e che in passato non osavi fare. Che effetto fa a Jason Fuchs essere il top scorer dell’Ambrì?
“È qualcosa di estremamente speciale. Si tratta di un sentimento molto forte. Ho acquisito molta fiducia nei miei mezzi a partire dalla partita di Zurigo e da lì ho approfittato del fatto di averne acquisita per continuare su quella strada. Al momento mi permetto giocate che in passato non osavo proporre e, dato che stanno andando bene, voglio continuare così”.
Come commenta Jason Fuchs lo striscione della Curva Sud, che sottolineava la mancanza di gioco e la molta confusione?
“Onestamente non c’è molto da dire. Conosciamo il nostro sistema di gioco e sappiamo che cosa dobbiamo fare. Questo è quanto”.