LUGANO – L’Ambrì Piotta ha tenuto aperto sino agli ultimissimi minuti il derby della Resega, ma i biancoblù complessivamente non sono riusciti a mettere in difficoltà il Lugano con quel gioco intenso e aggressivo che in molte delle partite sin qui disputate aveva permesso alla squadra di Cereda di fornire ottime prestazioni.
“Non abbiamo sicuramente messo in pista il nostro gioco migliore – ci spiega al termine del match il capitano Michael Fora – non siamo riusciti a metterli sotto pressione. A tratti si sono viste delle buone cose, ma per la maggior parte della partita non siamo stati abbastanza veloci per contrastare questo Lugano, che bisogna ammettere ha un livello tecnico superiore… La velocità d’esecuzione e la semplicità sarebbe dovuta essere la chiave di questa partita”.
Micheal Fora, avete fatto fatica specialmente dopo il loro primo gol, ma con il timeout di Cereda e la rete di Zwerger la partita sembrava poter cambiare…
“Sì, dopo aver sbloccato il risultato loro hanno spinto molto, mentre noi abbiamo continuato a mostrare un gioco non sufficientemente semplice… Abbiamo conesso tanti turnover e loro hanno sfruttato queste occasioni per tenerci nella nostra zona. Il gol del pareggio è arrivato in maniera un po’ inaspettata ma ci ha dato molta fiducia, però non abbiamo sfruttato al meglio questa spinta”.
Il Lugano ha inoltre gestito meglio il vostro forecheck…
“Sì, sicuramente il nostro forecheck non era al livello di quello visto in alcune altre partite, ad esempio in quella contro il Davos. Non eravamo disperati abbastanza”.
Siete reduci da cinque risultati utili nelle ultime sette partite, la sfida di sabato contro il Bienne è un’occasione per chiudere bene questa prima parte di stagione…
“Sicuramente quella di sabato sarà una partita molto importante per noi, soprattutto considerando che il Bienne ci precede di poco in classifica. Sicuramente vogliamo sfruttare questa opportunità per portare a casa tre punti”.
In questa prima fase avete comunque mostrato molto carattere…
“Sì, l’ambiente è sicuramente cambiato tanto e penso che sia stato importante iniziare a lavorare bene sin dall’estate sul nostro sistema di gioco, che vogliamo molto aggressivo. Penso di trovarmi bene con questo stile, che rispecchia anche quello che è il mio personale modo di scendere in pista… Semplice, fisico e veloce”.
Dopo l’infortunio di Pinana sei tornato a giocare con Gautschi, è difficile fare questi tipi di cambiamenti?
“Non molto, visto che anche durante una singola partita possono esserci diversi cambi del compagno di linea. Quando c’era Christian giocavo in maniera fissa con lui, mentre con Marc il nostro tandem è un po’ meno costante all’interno del match… Ma ci si conosce, in settimana ci alleniamo con diversi partner per essere pronti, mentre una volta che si è in partita diventa molto importante la comunicazione”.
Tra poco arriverà la pausa, che per te vorrà dire una nuova esperienza con la Nazionale dopo quella di questa estate…
“Nulla è mai scontato, dunque sino ad oggi non ci avevo mai pensato troppo, anche perchè sapevo che questo weekend di campionato sarebbe stato molto importante per me. Chiaramente ho provato una grande soddisfazione quando ho ricevuto la chiamata di Fischer, e da questa esperienza mi aspetto sicuramente un gioco molto veloce, soprattutto considerando che la nostra prima avversaria sarà il Canada. Prenderò questa convocazione come un’altra chance per imparare qualcosa, visto che potrò scendere in pista con tanti giocatori che hanno molta più esperienza di me”.