BIASCA – La preparazione dei Ticino Rockets volge quasi al termine, mancano pochi giorni all’inizio del campionato di LNB, e i carichi di lavoro cominciano a farsi sentire anche dalle parti di Biasca.
Con Colin Fontana tra i ranghi, i Rockets hanno fatto fatica ad imporre la propria legge sui GDT Bellinzona, squadra di categoria inferiore, ma come ci spiega lo stesso difensore, alla fine è uscita la miglior preparazione dei biaschesi e una certa superiorità tecnica e di pattinaggio:
“Soprattutto nel primo tempo, ma in parte anche nel secondo, abbiamo fatto veramente fatica, commettendo diversi errori individuali che non devono accadere. Nel terzo tempo però ci abbiamo finalmente messo il nostro fisico, andando sulla porta a prendere i dischi e facendo finalmente i passaggi giusti. Lì abbiamo proposto il nostro gioco e alla fine si è vista la differenza”.
Colin Fontana, sei sceso in pista con i Rockets dopo aver svolto gran parte della preparazione alla Resega. Passare più volte dal lavoro in una squadra all’altra può causare problemi durante l’estate?
“Non lo trovo così difficile, in quanto conosco già gran parte della squadra dei Rockets avendoci giocato anche la scorsa stagione. Io so che sia qui che alla Resega devo fare il mio gioco dando il massimo ogni volta che scendo sul ghiaccio per dare il mio contributo”.
Luca Cereda ormai ti conosce piuttosto bene, quali sono i compiti che ti affida maggiormente?
“A livello difensivo ho compiti soprattutto di gioco fisico, per sfruttare la mia statura, inoltre vuole che sia veloce nell’esecuzione, con molto pattinaggio. Ho inoltre altri compiti, come quello di contribuire nella costruzione del gioco partendo dalla zona difensiva”.
Sempre più giovani si affidano ai camp individuali per sviluppare alcuni aspetti del proprio fisico o lavorare sulla tecnica. Anche tu hai potuto svolgere qualche preparazione particolare?
“Sì, quest’estate ho avuto l’opportunità di andare in Canada per un mese, dove ho potuto lavorare molto sul mio fisico, soprattutto sul rinforzamento delle gambe e sullo sviluppo del mio pattinaggio. Sento che questo che mi sta aiutando in maniera particolare per reggere meglio gli allenamenti di lega nazionale, ma di certo il mio lavoro non è finito, ho ancora moltissimo da fare e devo applicarmi ogni giorno”.
La stagione sarà lunga e intensa, con il primo campionato dei Rockets in LNB, ma anche con un Lugano impegnato su quattro fronti e che avrà bisogno di tutti i suoi effettivi. Le occasioni di certo non mancheranno…
“Io devo solo continuare ad applicarmi, non importa dove, ma conta che continui a lavorare duro. Se poi arriverà la possibilità di poter giocare prima squadra con il Lugano, dovrò sfruttare al massimo quell’occasione per portare via il posto a qualche altro difensore, sta a me esserne in grado”.