AMBRÌ – È stata una partita dai due volti quella giocata dall’Ambrì Piotta, con i primi due tempi in cui il Rapperswil ha saputo farsi preferire in maniera importante sui biancoblù, ma poi tutto – risultato compreso – è cambiato nel terzo tempo.
“Abbiamo semplicemente iniziato a giocare in maniera dura e semplice, diretti sulla porta e decisi a vincere le battaglie lungo la balaustra”, ci ha spiegato Brian Flynn. “Nei primi due tempi abbiamo portato in pista un hockey troppo prevedibile, ed eravamo fortunati ad essere in svantaggio di una sola rete, ma poi nel terzo periodo abbiamo mostrato tanto carattere”.
Per voi è stata sinora una settimana esaltante, con la vittoria di Zurigo e questo successo arrivato con un gol negli ultimi secondi…
“Per noi era una partita importante se guardiamo quanto è tirata la classifica, ed in questo senso prendere i tre punti e lasciare gli avversari diretti a mani vuote è ben diverso rispetto a conquistarne due ma lasciarne uno ai Lakers. Abbiamo sentito l’importanza di questo aspetto e negli ultimi secondi Kneubuehler ha trovato un gran bel tiro”.
Mancano sole 14 partite al termine della regular season, ora le cose andranno velocemente ed il margine d’errore è sempre più piccolo…
“Quando si entra nell’ultima fase della regular season tutto assume una dimensione diversa. È davvero un peccato che in questo momento non possiamo avere i nostri tifosi alla pista, perché una serata come questa sarebbe stata davvero eccitante, ma è stato bello vedere la panchina impazzire quando abbiamo segnato. Ora ogni partita è importantissima, è chiaro che Ambrì, Berna e Rapperswil sono le squadre più coinvolte nella lotta al decimo posto… Sappiamo che non possiamo abbassare la tensione, specialmente in casa nostra dove è importantissimo fare risultato”.
Finalmente avete battuto il Rapperswil, c’è qualcosa di particolarmente difficile nell’affrontarli?
“Sì, per qualche ragione facciamo sempre fatica, anche se li avevamo battuti in Coppa Svizzera e quello era un ricordo da cui poter trarre almeno un po’ di fiducia. Se giochiamo come fatto nel terzo tempo sappiamo di poter tenere testa a chiunque, e domenica dovremo fare esattamente questo per tutta la partita”.
Un aspetto in cui l’Ambrì è migliorato tantissimo rispetto alle scorse stagioni sono gli ingaggi, e tu in questo aspetto sei fondamentale…
“Personalmente mi sento molto meglio da questo punto di vista. È sempre difficile arrivare in una nuova lega, in cui non si conosce nessun avversario… In questa stagione sono riuscito a fare dei piccoli ma importanti aggiustamenti, e questo è possibile solamente dopo aver già giocato contro i centri avversari per un certo numero di partite. Io e Novotny siamo sinora due dei migliori di tutta la lega in questo esercizio, e quando hai dei giocatori in squadra che possono assicurare il 56-57% di riuscita ai faceoff, questo dà una grande mano alla squadra”.
Nel terzo tempo Cereda ha mischiato alcune carte, ma tu e Perlini siete rimasti assieme. Si sta sviluppando una buona intesa con lui?
“Sì, da quando è arrivato abbiamo giocato quasi tutte le partite nella stessa linea, ed ultimamente abbiamo anche potuto allenarci con più frequenza ed ho dunque potuto capire meglio che giocatore è, visto che non lo conoscevo. Come centro cerco sempre di attirare su di me qualche avversario prima di offrirgli il puck, e come abbiamo visto nel terzo tempo sa davvero andare bene in profondità grazie al suo fisico e pattinaggio… È così che Kneubuehler ha segnato, con Perlini che è andato sulla porta per dare il via all’azione”.