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Interviste

Fischer: “È dura ma usciamo dal Mondiale a testa alta, è stato un torneo fantastico”

Il coach dopo la sconfitta nei quarti di finale: “Mi piace come giochiamo e come andiamo sul ghiaccio, questo è ciò che conta. Non so cosa avremmo potuto fare di più. Non si può vincere sempre… È un processo”

HELSINKI – C’è dell’amarezza nel vedere la Svizzera eliminata da un avversario abbordabile come gli Stati Uniti, al termine di un match in cui gli americani hanno utilizzato i mezzi a loro disposizione per ingabbiare i rossocrociati, che invece non sono riusciti a trovare la via per battere Swayman.

“Per me è facilissimo riassumere questo Mondiale: è stato un torneo fantastico. Mi è piaciuto tutto di come abbiamo giocato e la nostra mentalità… Chiaramente volevamo vincere, ma è così”, ha commentato coach Patrick Fischer.

“Nel quarto di finale non credo che siamo stati peggiori degli Stati Uniti, loro hanno fatto due reti all’inizio un po’ così, ma io sono fiero della squadra. All’inizio è mancata un po’ di concretezza, poi la perdita di Corvi ci ha costretto a cambiare le linee e questo ha portato un po’ di confusione specialmente in powerplay. Fa male, soprattutto per il durissimo lavoro fatto, ma personalmente ricorderò in maniera positiva queste settimane. Mi piace come giochiamo e come andiamo sul ghiaccio, alla fine è questo che conta. Non si può vincere sempre… È un processo”.

Anche stavolta vi è però sfuggito l’obiettivo della semifinale…
“Per i prossimi tornei potremmo semplicemente porci come obiettivo quello dei quarti di finale, e tutto sarebbe più semplice. Anzi, ora potremmo dire di averli raggiunti per cinque volte di fila. Ma non vogliamo tornare a quello, non vogliamo tornare a pensare come vent’anni fa”.

Cosa vi è mancato dunque contro gli Stati Uniti?
“Ognuno ha lottato come un leone, non saprei cosa avremmo potuto fare di più. È mancato qualcosa nel primo tempo, e fa male ripensando alle reti che abbiamo incassato, ma è così la vita e lo sport. Con la squadra possiamo camminare a testa alta, abbiamo dato tutto ma vincere non è facile. Dobbiamo continuare a spingere”.

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