LOSANNA – AMBRÌ
7-0
(2-0, 1-0, 4-0)
Note: Malley, 5’072 spettatori. Arbitri Müller, Wehrli; Espinoza, Küng
Penalità: Losanna 2×2′, Ambrì 2×2′
LOSANNA – La partita conclusiva della stagione oggettivamente importava a pochi o nessuno, offuscata dai playoff entrati nella loro fase calda, ed arrivata dopo che le ultime emozioni del campionato biancoblù si sono esaurite martedì sera, con l’addio casalingo di Pestoni e Grassi che rappresentavano l’ultimo motivo di interesse del campionato dell’Ambrì.
Peccato però aver chiuso l’annata 2015/16 con una tale figuraccia in quel di Losanna, dove non si pensava l’Ambrì potesse uscire addirittura con un passivo di 7-0, anche se incassato con un effettivo ampiamente rimaneggiato e con tra i pali un Hauser che la Lega Nazionale non la vedeva da oltre un anno.
I suoi compagni hanno però fatto ben poco per dargli una mano, sia a causa di una copertura difensiva praticamente inesistente – contrasti fisici ridotti ai minimi storici – sia considerando una fase offensiva praticamente già in vacanza. Una generosa ventina infatti i tiri di marca leventinese, forse due o tre le reali occasioni da rete.
Ne è così scaturita una partita che l’Ambrì – stessa formazione di martedì, ma con Chavaillaz e senza Kamber – non aveva palesemente la voglia di giocare, mentre al Losanna è bastata la motivazione di chiudere in bellezza davanti al proprio pubblico per fare praticamente tutto ciò che ha voluto.
Avanti già dopo 84 secondi grazie a Danielsson, le squadre hanno giochicchiato dal primo all’ultimo minuto, con l’Ambrì però privo di quel minimo di mordente necessario per mantenere la sfida equilibrata. Tutto si è praticamente chiuso all’11’25, quando un errore del partente Sidler ha dato il là alla manovra che ha portato al raddoppio locale di Louhivaara, con l’Ambrì che già a quel punto ha praticamente tirato i remi in barca.
Pochissimi infatti i giocatori che hanno provato a dare ritmo alla manovra ospite. Possiamo sicuramente citare Fuchs, Stucki, Pestoni, Grassi e anche il promettente Pinana, ma la lista termina verosimilmente qui. Arrivato anche il 3-0 di Jannick Fischer a metà partita – favorito da una deviazione involontaria di Chavaillaz – il match è definitivamente precipitato nell’ultimo terzo, quando il Losanna ha messo a segno tre gol in meno di sette minuti, facendo assumere allo score delle proporzioni anche imbarazzanti.
Per cercare di risvegliare i suoi dal torpore ed eliminare almeno per un periodo i pensieri di sdraio e piscine, Kossmann ha addirittura tolto il portiere in un powerplay attorno al 45esimo, ma la mossa gli si è ritorta contro come un boomerang dopo poco.
Nulla da fare dunque. Huet ha festeggiato lo shutout – il secondo stagionale – mentre il povero Hauser ha incassato anche il definitivo 7-0 per mano dell’ex Mieville, chiudendo una serata decisamente complicata con 28 tiri fronteggiati ed il 78% di parate. Tutta esperienza.
L’Ambrì si congeda così in una maniera che fa un po’ storcere il naso, perché anche quando i punti in palio non valgono oramai più nulla, prendere simili scoppole non fa mai piacere. La società biancoblù saluta al termine di questo match i vari Nordlund, Chavaillaz, Sidler, Birbaum, Giroux, Pestoni, Grassi e probabilmente Mäenpää, Wolf e lo stesso Hauser, e si proietta già con il pensiero alla prossima stagione, che si preannucia complicata.
Per discutere del futuro si avrà però occasione in altra sede. Il 7-0 resti d’esempio per ricordarsi che, restando a guardare, i risultati non arrivano da soli.
LA MANCANZA DI MOTIVAZIONE: Il Losanna ha fatto poco per cercare di vincere la partita, l’Ambrì non ha fatto nulla, e questo è bastato per andare a creare un cratere di sette reti nel punteggio.
Peccato, perché senza alcun pensiero si sarebbe potuto giocare una partita perlomeno divertente, a prescindere da quello che sarebbe stato il risultato finale. In fondo, però, le partite da giocare con un piglio più deciso erano altre.