
AMBRÌ – Ventitre secondi per decidere il derby nel finale e arrivare alla quinta vittoria consecutiva, addirittura la sesta di fila fuori casa. Il Lugano oggi è la squadra del momento, nessuno nel mese di ottobre può vantare un ruolino di marcia del genere, e la sicurezza del gruppo la si nota anche nelle partite giocate meno bene del solito, proprio come nella sfida della Gottardo Arena: “Abbiamo fiducia nei nostri mezzi, anzi, l’abbiamo sempre avuta – afferma Luca Fazzini – ma ora che i risultati arrivano le cose sono più facili, merito anche degli allenatori che trasmettono questa tranquillità”.
Luca Fazzini, vi sono bastati pochi secondi per decidere il derby, ma tutto sommato la vostra vittoria sembra meritata per quanto fatto durante l’incontro…
“Credo anche io che per lavoro collettivo e gestione mentale abbiamo fatto di più dell’Ambrì Piotta, ma devo dire però che delle ultime 4-5 partite non è stata la più brillante da parte nostra. A un certo punto sembrava una partita di ping pong con tanti su e giù, in quel momento avevamo perso un po’ del nostro equilibrio, ma con costanza siamo arrivati al finale sempre con le nostre possibilità per vincerla e siamo stati bravi a sfruttare i loro errori. Soprattutto il secondo gol credo gli abbia tagliato le gambe definitivamente”.
È stata una partita gestita comunque secondo la “dottrina Mitell”, dove trovate tanta tranquillità?
“Prima di ogni partita sappiamo benissimo cosa dobbiamo fare scendendo sul ghiaccio e lo facciamo con grande fiducia nei nostri mezzi, perché i risultati sono cominciati ad arrivare. Il merito dello staff tecnico è anche quello di trasmettere tranquillità alla squadra durante l’incontro e noi giocatori percepiamo questa sicurezza portandola sul ghiaccio”.
Questa sicurezza la si nota anche nel forzare l’avversario all’errore, come successo su un paio dei vostri gol…
“Sì, penso che già il gol del pareggio di Canonica sia avvenuto per questo e ha pure cambiato un po’ la partita, anche se al terzo tempo siamo arrivati sul 2-2, il secondo periodo ci ha detto che avevamo tutto per poter vincere la partita. Come già detto non è stata la nostra miglior prova di questo ultimo periodo, ma la bravura del gruppo è stata quella di continuare con costanza sul nostro piano e attendere il momento giusto”.
Si è creata una bella intesa tra te, Canonica e Sanford, sembra giochiate assieme da tempo…
“La nostra linea funziona bene perché sia Canonica che Sanford sono due giocatori molto forti anche in fase difensiva e sanno giocare molto bene anche nel “cyclimg” lungo le assi per aprire le difese avversarie. Canonica all’ala può muoversi molto di più e io riesco a vedere molto meglio gli spazi in cui infilarmi nello slot. Abbiamo ancora margini di miglioramento, penso soprattutto alla continuità, ma ci troviamo veramente bene assieme”.
Con due giocatori di tale tipologia i tuoi compiti sul ghiaccio sono un po’ cambiati, pensando soprattutto al recupero del disco?
“Sì, in quel senso mi devo muovere in maniera diversa soprattutto rispetto alla scorsa stagione e sto ancora imparando molto. Per esempio quando il disco in zona offensiva finisce nell’angolo io non devo più fare il raddoppio se va Sanford al recupero, perché so che in una maniera o l’altra lui uscirà con il disco sul bastone o lo smisterà, quindi io devo trovare i punti migliori nello slot per smarcarmi al tiro o per un passaggio come quello per Canonica sul suo gol. Anche Zach comunque credo potrà ancora migliorare, si sta abituando al ghiaccio più grande delle nostre piste e ha capito che bisogna pattinare molto, ma sta già facendo grandi cose e con lui ci si trova a meraviglia.”
Banalità, ma ora a una partita dalla pausa sarà importante tenere ancora un attimo la tensione alta per finire al meglio questa prima parte di campionato…
“Assolutamente, abbiamo uno staff che sa far passare bene questo messaggio e sono sicuro che sabato saremo pronti come sempre. Anche questo derby però lo “sentivamo” e ed eravamo pronti perché non volevamo spezzare la nostra bella serie, ma di certo il nostro lavoro non finisce qui”.



