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Interviste

Fazzini: “In questa stagione non è funzionato nulla, ora facciamoci trovare pronti”

Il topscorer del Lugano ha chiuso con il maggior numero di reti tra i giocatori svizzeri di National League: “Sono traguardi che fanno piacere, ma in questo caso passano in secondo piano. Ora c’è un’attesa da riempire di lavoro”

(PostFinance/KEYSTONE/Ti-Press/Pablo Gianinazzi)

LUGANO – Una vittoria per chiudere la regular season, tre punti inutili ai fini della classifica che non hanno evitato i fischi al termine della partita contro il Bienne in un clima quasi surreale. Per i bianconeri però cogliere questa vittoria potrebbe avere perlomeno quel minimo effetto in vista di un’attesa lunga verso i possibili playout: “Ci permetterà di avere un po’ di fiducia in vista del finale di stagioneafferma Luca Fazzinianche se è poco potrebbe servire in una stagione in cui non è funzionato praticamente nulla”.

Luca Fazzini, questa vittoria cosa può darvi in vista dei playout?
“Chiudere con questa vittoria perlomeno ci dà un po’ di fiducia in vista di questa pausa d’attesa che avremo in vista dei playout. Non speculeremo sul fatto che si giochino oppure no, ci prepareremo per farci trovare pronti. È un appuntamento a cui nessuno di noi è abituato, ma lavoreremo proprio in funzione di questo, per tenere alta la tensione nonostante i tanti giorni che ci separano dall’appuntamento”.

Sabato sera il carattere lo avete mostrato voi, il Bienne ha avuto poco da dire…
“Nel primo tempo sembravamo noi quelli con il risultato da prendere ad ogni costo e siamo stati un po’ sorpresi da questo, poi il Bienne si è ripresentato decisamente meglio dal secondo periodo, anche se come al solito ci siamo complicati la vita da soli. C’è stata parecchia confusione a un certo punto, tanti dischi buttati e azioni andate nel nulla, sicuramente non una gran partita sul piano tecnico ma caratterialmente siamo andati fino in fondo”.

Krupp come ha impostato questa partita? Non sarà stato facile trovare le parole giuste…
“Prima della partita ha fatto un discorso molto intenso, ci ha fatto capire che è in partite che vengono considerate “inutili” che si capisce chi sono i più forti caratterialmente, perché affrontarle con il giusto piglio può essere difficile. Ci teneva molto alla vittoria”.

Hai terminato la regular season eguagliando il tuo record personale di reti e come miglior marcatore svizzero del campionato (e dietro ai soli Kubalik, Stransky e Hartikainen), ci hai pensato a questi traguardi nonostante tutto?
“Ovviamente certi traguardi personali fanno piacere, ma in una stagione come questa passano decisamente in secondo piano, e mi dispiace che queste reti non siano servite a un risultato migliore. Non c’è proprio nulla da salvare in questa stagione, quindi anche il fatto di essere stato il miglior marcatore svizzero del campionato è qualcosa che conta solo ai fini della squadra”.

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