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Interviste

Fazzini: “Il killer instinct non si insegna, occorre più furbizia davanti al portiere”

L’attaccante bianconero riconosce il giusto atteggiamento della squadra: “Da quel punto di vista ci sono state risposte positive, ma continuiamo a venire condannati dai nostri errori sia in attacco che in difesa”

(Photobrusca & Luckyvideo)

LUGANO – La delusione sulle facce dei bianconeri è evidente, perché la prestazione degli uomini di Gianinazzi è stata di altro grado rispetto alle ultime uscite, ma ancora una volta alcuni errori hanno condannato Fazzini e compagni.

“Con così tanto lavoro in fase offensiva non possiamo uscirne con solo due retiafferma l’attaccante numero 17ci siamo un po’ persi dopo il loro terzo gol, ma per il resto siamo riusciti a mettere una gran pressione sul loro portiere per molto tempo, di questo bisogna riuscire ad approfittarne”.

Luca Fazzini, ovviamente la sconfitta non piace a nessuno, ma la prestazione di sabato sera è stata sicuramente incoraggiante…
“Può essere stata sicuramente una prestazione migliore, ma quando tiri così tanto contro una squadra come lo ZSC due reti sono sicuramente troppo poche, pensando a chi avevamo davanti. Abbiamo creato molto, soprattutto il primo tempo credo sia stato buono da quel punto di vista perché siamo riusciti a penetrare bene nello slot, ma spesso manca sempre qualcosa”.

Sei d’accordo però che sul piano della determinazione e dell’attitudine sia cambiato qualcosa rispetto alle ultime settimane?
“Questo sicuramente, la risposta del gruppo è stata decisamente migliore, perché c’è la voglia di uscire da questo momento difficile, però commettendo certi errori non si può pensare di farla franca. È vero che i Lions non stanno forse attraversando un momento particolare di forma, però le individualità le hanno comunque e se trovano quello spazio che gli serve sanno sempre come punirti”.

Non vi hanno aiutato nemmeno le assenze in difesa, i Lions hanno approfittato anche di questa minor qualità…
“Questo non è mai servito come scusante anche nelle scorse settimane e non serve nemmeno adesso. I ragazzi che hanno avuto l’opportunità di avere più ghiaccio sanno di doverla sfruttare, poi sta a tutta la squadra giocare come tale. Ripeto, certi errori non derivano dalle assenze o altro, ma sono figli di gestioni sbagliate dei momenti”.

Tante volte in questa stagione si è parlato della fatica del Lugano di trovare i gol, ma è un esercizio che si può allenare?
“Il killer instinct non è sicuramente una cosa che si può insegnare, con l’allenamento si può imparare a tirare meglio, a tirare più forte, ma l’istinto del gol è una cosa che si ha o non si ha. Però per ovviare a questo si può semplicemente giocare meglio nello slot, evitare di perdere quel secondo di troppo per capire dov’è il portiere o che movimento farà, mettere più traffico davanti alla porta, tutti quegli accorgimenti che possono facilitare la riuscita al tiro”.

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