LUGANO – Dopo le due brutte prestazioni di Ginevra, il Lugano è tornato alla vittoria contro il Davos, battuto quattro volte su quattro in stagione, e la rete di Luca Fazzini in entrata di terzo periodo si è rivelata quella decisiva.
L’attaccante bianconero, schierato in linea con Bertaggia, spiega che comunque la cosa fondamentale era ritrovare la vittoria: “È stata una partita dura ma che ci ha ripagato dopo le due sconfitte di Ginevra – afferma il numero 17 – stavolta lo sforzo è stato quello giusto”.
Luca Fazzini, siete tornati alle basi, tanto sacrificio e sudore, tre punti veramente sofferti…
“La differenza è stata che rispetto a Ginevra, dove avevamo iniziato bene entrambe le partite, contro il Davos siamo riusciti a tenere il risultato a nostro favore, compattandoci di più in difesa per non concedere occasioni a una squadra molto offensiva come quella grigionese. Abbiamo costretto il Davos a stare più all’esterno dello slot e poi nel finale ci siamo chiusi al meglio per impedire il pareggio”.
È stato un cambio di strategia voluto, quello di giocare una partita così da trincea?
“La cosa importante per noi contro il Davos era quella di tornare compatti difensivamente, dopo le due partite di settimana scorsa ci siamo detti che occorreva ripartire da quello per ritrovare le possibilità di vittoria, e in quel momento di spinta nel secondo tempo tutti hanno fatto lo sforzo necessario”.
Cosa è cambiato per voi dover affrontare la partita senza la vostra prima coppia di difesa? Due giocatori come Heed e Riva sono fondamentali sul piano del gioco…
“Ovviamente sono due giocatori importantissimi per i nostri equilibri, ma se mancano pedine come loro tutti si devono prendere le responsabilità di fare quel qualcosa in più. Abbiamo visto anche Ugazzi come si sia impegnato per dare una mano e questo è l’esempio di squadra che lavora come gruppo”.
Sul piano personale vediamo un Fazzini diverso da quello passato, più presente in molte zone della pista anche se meno appariscente in attacco, un giocatore più completo…
“Vengo da un’ultima stagione non molto positiva sul piano personale e ho cominciato questa concentrandomi su quello che posso fare per aiutare la squadra. Cerco di rendermi utile in ogni maniera per far rendere la mia linea e anche se i gol a volte faticano ad arrivare penso a solo a lavorare e a mettermi a disposizione per fare risultato”.
Sei tornato in linea con Bertaggia, con lui c’è un feeling speciale?
“Non giocavo con Alessio da parecchio tempo ma con lui ci si trova sempre a meraviglia, con un minimo di visione di gioco riesci sempre a creare qualcosa in linea con lui, lo trovi in ogni zona della pista. Inoltre anche Herburger è un ottimo centro, credo che la nostra linea possa sicuramente fare qualcosa di buono”.