Social Media HSHS

Interviste

Fatton: “È andata meglio, ma Koskinen si è scusato per la situazione in cui mi ha messo”

Il portiere è dovuto entrare ancora a partita in corso: “Non è facile, devi subito riuscire a entrare in partita e recuperare il tempo trascorso in panchina, specialmente mentalmente. Mettere partite nelle gambe mi fa bene”

AMBRÌ – Per la seconda partita consecutiva il portiere Thibault Fatton si è ritrovato all’improvviso protagonista. Nel derby è stata la penalità disciplinare di Koskinen a proiettarlo sul ghiaccio.

“Non è facile, devi subito riuscire a entrare in partita e recuperare il tempo trascorso in panchina, specialmente mentalmente. Devi immediatamente raggiungere il livello di prontezza degli altri giocatori”.

Qual è stata la tua reazione? “Non di nuovo” o una cosa del genere?
“(Fatton ride ndr). Ero sorpreso, non è successo per tutta la stagione e ora due volte di fila, ma fa parte del mio ruolo, devo essere capace a interpretarlo”.

È stato più difficile entrare contro il Ginevra oppure nel derby?
“Mentalmente ad Ambrì è stato più facile, mi sono sentito bene, non so se per il fatto che avessi appunto già giocato la partita prima. Inoltre ho potuto analizzarla, sapevo che c’erano dei punti da migliorare e ciò mi ha aiutato”.

Nella seconda pausa hai parlato con il tuo allenatore Michael Lawrence?
“Sì, è venuto verso di me, mi ha detto che sapevo ciò che dovevo fare e che ne avevo le capacità”.

E Koskinen?
“Mi ha detto che era dispiaciuto di avermi messo in questa situazione e si è scusato”.

La rete annullata all’overtime invece come l’hai vissuta?
“Beh, all’inizio come un qualsiasi gol, non è mai facile giudicare durante l’azione, non sapevo nemmeno bene dove fosse il disco. Poi ho immaginato che sarebbe stato annullato, ma non puoi mai sapere fino alla decisione finale. Credo sia stato comunque giusto annullare la rete”.

In generale la partita per te è andata bene. È balsamo per il morale avere qualche impiego in una stagione per te avarissima di partite e molto difficile…
“Sì fa bene e aiuta mentalmente, è importante mettere delle partite nelle gambe per me. Ovviamente sarebbe stato bello portare a casa i tre punti, è sempre quella la speranza, ma un punto è meglio di nulla”.

Click to comment

Altri articoli in Interviste