AMBRÌ – Chiamato in causa all’inizio del secondo tempo in una partita il cui destino sembrava già segnato, Davide Fadani ha risposto presente, mettendo la sua squadra nella condizione di trovare una rimonta, poi vanificata sul più bello. “È un peccato non essere riusciti a farla nostra perché, nonostante un inizio complicato, siamo stati bravi a crederci”, ha commentato il portiere italiano.
Per come sono andate le cose, è sembrata la fotocopia della partita disputata sabato a Friburgo. Sotto di tre reti, poi una bella rimonta ma vanificata da un gol arrivato in maniera un po’ estemporanea…
“Sì, è vero, diciamo che in questo senso non siamo stati bravi a imparare dai nostri errori. È un vero peccato perché in entrambe le partite, con un pizzico di lucidità in più, avremmo potuto portare a casa dei punti pesanti”.
Difensivamente avete concesso molti spazi che il Langnau ha saputo sfruttare, come nel caso della rete di Pesonen che ha deciso la sfida…
“Dietro non siamo stati particolarmente solidi e, alla fine, ne abbiamo pagato le conseguenze. Tuttavia va anche evidenziato ciò che di buono è stato fatto. Ripeto, non era scontato rimontare dallo 0-3, lo abbiamo fatto con grande carattere e per poco non abbiamo fatto nostra la partita. Bisogna anche riconoscere grande merito a Charlin, autore di una prova eccellente. Ha concesso pochissimo e in più di un’occasione è stato decisivo, specialmente in quei frangenti in cui stavamo spingendo e sfiorando ripetutamente la rete”.
La reazione è tardata ad arrivare ma, dopo un rimescolamento delle linee e il tuo inserimento al posto di Senn, effettivamente le cose sono cambiate…
“Serviva una scossa, e quella mossa ha sbloccato un po’ la situazione. Trovo che già nei primi minuti del secondo tempo la squadra sia scesa in pista con il giusto piglio. Poi è arrivato il 3-0, che ci ha un po’ tagliato le gambe, e per questo serviva un’ulteriore scossa. Il coach ha deciso di inserirmi per dare nuova linfa alla squadra e i ragazzi hanno reagito bene.”
Che partita hai vissuto e co”me stai gestendo mentalmente la situazione portieri?
“Sono soddisfatto della mia prova. Mi fa molto piacere essere riuscito a trasmettere sicurezza alla squadra. Per quanto riguarda la mia situazione, ammetto che non è sempre facile. Devo cercare di rimanere positivo e forte mentalmente. Mi alleno duramente, mi sento bene e sto giocando molte partite a Bellinzona. Questo mi aiuta a rimanere allenato, ma si tratta anche di due realtà molto differenti. Lì subisco tantissimi tiri in ogni partita, mentre qui, come accaduto venerdì sera, la frequenza degli interventi è decisamente più contenuta, e quindi cambia un po’ l’approccio al match. È proprio per questo motivo che sono felice di come mi sono espresso sul ghiaccio. Non era scontato per me ed è andata bene. Sono felice di aver dimostrato che c’è anche un altro portiere su cui si può contare, in caso di bisogno”.