BIENNE – Perdere fa sempre male, ma Davide Fadani, in una situazione per nulla evidente, può comunque essere soddisfatto dell’apporto dato.
“Il mio sentimento? C’è un po’ di amarezza, sono entrato sul ghiaccio in vantaggio per 1-0 e non siamo riusciti a portare a casa dei punti. C’è un lato positivo e negativo, quest’ultimo prevale. Ora si tratta di andare avanti, cercherò di dare il meglio”.
Qual è stato il tuo primo pensiero quando hai visto Conz gettare la spugna?
“Non ho pensato molto a essere sincero, ho immediatamente visto Benji che ha richiamato l’attenzione della panchina, quindi ho iniziato subito il riscaldamento, che evidentemente è durato poco. Ho cercato semplicemente di chiudere il tempo nei migliori dei modi e così è stato”.
Nella pausa hai parlato con il tuo allenatore Pauli Jaks oppure sei rimasto per così dire “solo” nel tuo angolo a concentrarti?
“Entrambe le cose, un mix tra concentrazione e qualche consiglio ricevuto. Pauli mi ha detto in particolar modo di stare tranquillo, di giocare come so fare”.
Com’è giocare nei Rockets? Frustrante a causa delle sconfitte oltretutto spesso nette, o comunque motivante vedendo il numero di tiri che devi affrontare?
“È difficile da dire. Io spero semplicemente che la gente guardi le partite. Bisogna basarsi su ciò che si vede sul ghiaccio, sulle prestazioni, non solo sui numeri o le statistiche. Certo che le sconfitte e i gol incassati sono tanti. Vedremo come continuerà il progetto, questo era il primo anno, si spera di migliorare. È dura giocare un po’ per il nulla ed essere poco competitivi, ma per me è sicuramente utile. Mi permette di disputare un buon numero di partite e di restare in forma”.
L’esordio con l’Ambrì è arrivato solo ora e oltretutto a causa di un infortunio di Conz. Sei un po’ deluso, ti aspettavi di avere un piccolo spiraglio in più?
“Forse sì, ma d’altronde la squadra sino a qui stava andando molto bene e i risultati stavano arrivando, questo è forse il primo momento un po’ grigio a livello contabile. Quindi capisco, era un po’ difficile cambiare. Da una parte ci può stare, ovviamente poi quello che ognuno spera è di giocare il più possibile. Ma va bene così, ora si guarda in avanti”.