ROCKETS – LUGANO
1-6
(0-2, 1-1, 0-2)
Reti: 13’51 Hofmann (Fazzini, Loeffel) 0-1, 16’52 Walker (Jörg, Morini) 0-2, 31’05 Fritsche 1-2, 31’14 Hofmann 1-3, 39’40 Cunti (Bertaggia, Loeffel) 1-4, 42’47 Vedova (Bertaggia, Loeffel) 1-5, 58’24 Walker (Chorney, Jörg) 1-6
Note: Raiffeisen BiascArena, 1’027 spettatori. Arbitri Koch, Boverio; Castelli, Cattaneo
Penalità: Rockets 5×2′ + 1×5′ + 1xpp (Smith) + 1xrigore, Lugano 3×2′ + 1×5′ + 1xpp (Ulmer)
BIASCA – Non ci si fa mancare nulla a ferragosto, nemmeno l’hockey giocato. Dopo l’esordio dell’Ambrì Piotta sul ghiaccio della Raiffeisen BiascArena di venerdì scorso, stavolta è toccato al Lugano tastare i polso ai Ticino Rockets di Jan Cadieux, per quello che è stato il debutto ufficiale dei bianconeri.
Stavolta nessun secchio a rendere difficoltosa (e famosa) la partita, protagoniste solo le due squadre, con il Lugano presentatosi in Riviera completo al 70%. Fuori oltre ai convalescenti – ma in recupero – Chiesa, Ronchetti e Vauclair anche i vari Lapierre, Lajunen, Merzlikins e Sannitz, con i soli Klasen e Chorney quali stranieri schierati di Greg Ireland.
Titolare in porta quindi Stefan Müller contro la sua ex squadra, con il 17enne italiano Davide Fadani a fargli da backup.
E il Lugano ancora “monco” ha dovuto sudare per dieci minuti abbondanti prima di prendere il ritmo da crociera contro dei Rockets ancora brillanti (alla loro terza amichevole in una settimana), poi la tecnica e la capacità di dare maggior ritmo alle ripartenze da parte dei bianconeri hanno cominciato a prendere il sopravvento.
Non molte le occasioni nel primo periodo a dire la verità, ma abbastanza per portare il Lugano sul 2-0 grazie al solito Hofmann e a Walker, entrambi abili a battere Matthys con rapidità, poco lavoro invece per Müller.
Secondo periodo sulla stessa lunghezza d’onda, ma decisamente meno “amichevole”, con protagonista Christopher Smith nel ruolo di provocatore. Prima se la prende con Ulmer (che si becca 5′ + 20′ per averlo colpito alla testa di reazione), poi con Chorney, ma con il difensore nordamericano stavolta non ha la stessa fortuna, e il numero 77 dei Rockets deve lui stesso prendere la via degli spogliatoi.
Lunghe fasi a disparità numerica, nelle quali le squadre hanno trovato altre reti, prima l’1-2 di Fritsche in 5 contro 3, quindi il nuovo allungo del Lugano, grazie al secondo gol di Hofmann (in shorthand) e al 4-1 di Cunti in power play a fil di seconda sirena.
Il Lugano ha continuato così sulla scia lasciata dal proprio ritmo anche nel terzo periodo, nel quale i Rockets hanno anche pagato la fatica, trovando ancora il 5-1 con Vedova e il 6-1 con Walker che hanno chiuso il risultato.
Tra i più osservati di questa prima amichevole c’erano i nuovi arrivati, e se Chorney dimostra di volersi prendere il reparto ma deve anche prendere le misure di hockey e piste europee, a dare buone impressioni sono stati Jecker in retrovia e Haussener in attacco, con il numero 14 parecchio impiegato da Ireland e molto attivo con la sua mobilità.
Partita tutto sommato tranquilla e abbastanza sicura per Müller in porta, il quale nel finale ha lasciato spazio per 10′ di gara al 17enne italiano Davide Fadani, alla sua prima apparizione con la maglia della prima squadra.
A far sorridere i tifosi bianconeri, ne siamo sicuri, vi è però anche la prestazione di Linus Klasen. Lo svedese ha tirato fuori la voglia dei tempi migliori, e dal linguaggio del corpo traspariva una grande motivazione. Se son rose…
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