
KLOTEN – AMBRÌ
5-4
(2-0, 2-3, 1-1)

Reti: 20’52 Grégoire (Wolf) 1-0, 14’52 Simic 2-0, 21’08 Aberg (Simic, Audette) 3-0, 21’26 De Luca (Pestoni, Landry) 3-1, 21’46 Kubalik (Heed, Zgraggen) 3-2, 22’58 Kubalik (DiDomenico, Bürgler) 3-3, 37’18 Simic 4-3, 40’48 Meyer (Schäppi, Simic) 5-3, 46’55 Müller (Virtanen, De Luca) 5-4
Note: SWISS Arena, 6’781 spettatori
Arbitri: Lemelin, Kaukokari; Schlegel, Cattaneo
Penalità: Kloten 2×2, Ambrì 4×2
Assenti: Rocco Pezzullo, Isacco Dotti, William Hedlund, Tim Muggli, Janne Juvonen (sovrannumero)
KLOTEN – Sono stati nuovamente i play-in il capolinea della stagione per l’Ambrì Piotta, in una forma forse diversa rispetto all’anno scorso, ma con una sostanza che ha visto nuovamente i biancoblù andare ad una sola partita dall’accesso ai playoff, uscendone però battuti.
È stata insomma una serata di rammarichi, in cui in alcuni momenti la squadra di Cereda sembrava essere lì lì per “scollinare” e prendere in mano i destini di una partita nel complesso non di grande livello, ma è mancato qualcosa di importante. L’Ambrì in questa serie con il Kloten non è infatti riuscito a interpretare e gestire di conseguenza alcuni momenti chiave, commettendo errori evitabili e dannandosi poi l’anima per cercare di porvi rimedio, riuscendoci con delle fiammate impressionanti ma anche troppo effimere.
Di lodevole c’è il fatto che DiDomenico e compagni non hanno mai smesso di crederci, continuando ad insistere a testa bassa anche nella serata di lunedì, ma pagando a caro prezzo una mancanza di compattezza e ordine che è stato il vero problema delle ultime partite.
La piega che ha preso la serata di Kloten ovviamente non ha favorito la ricerca di questi equilibri. Alla prima pausa i biancoblù potevano infatti mordersi le mani per aver sprecato alcune buone opportunità in avanti – su tutte quella in shorthand capitata a Zwerger – ed aver concesso invece due gol troppo semplici agli aviatori, complici anche gli interventi difettosi di un Senn che stavolta non ha saputo trasmettere sicurezza.
Sul 3-0 in avvio di secondo tempo le cose sembravano poi essere precipitate quasi irrimediabilmente. L’Ambrì in quella fase ha però prodotto una fiammata pazzesca, tramortendo il Kloten con tre gol nel breve volgere di 92 secondi (!), mettendo anche fine prematuramente alla serata di Ludovic Waeber. Da lì poteva iniziare una nuova partita, ma con un paio di penalità e soprattutto l’erroraccio di Heed sulla blu i biancoblù si sono ritrovati ai piedi della scala, con Simic che ha infilato il pesantissimo 4-3 poi imitato da Dario Meyer in apertura di terza frazione.
Forse le cose sarebbero potute andare diversamente se l’intervento proprio di Simic ai danni di Miles Müller a metà primo periodo – check alla testa abbastanza evidente – fosse stato sanzionato con una punizione esemplare. Questo ovviamente non avrebbe messo al riparo l’Ambrì Piotta dal perdere la partita in altro modo, ma in merito a quell’episodio in casa leventinese a fine gara si è percepita molta frustrazione, che è andata ad aggiungersi a quella per il gol incassato in Gara 1 con il Kloten palesemente in sei uomini sul ghiaccio nell’azione che ha portato alla rete.
Inutile soffermarsi su scenari ipotetici, ma piuttosto vale la pena sottolineare come l’eliminazione di quest’anno sembra essere stata incassata in maniera più amara di quella di un anno fa, quando l’Ambrì era stato eliminato dal Bienne senza dare battaglia. Questa volta invece la delusione sui volti dei giocatori è stata più marcata, forse anche per la consapevolezza di aver mancato un accesso a dei playoff ampiamente alla portata.
Il Kloten sull’arco di queste due sfide non ha infatti impressionato, ha concesso parecchio difensivamente ed ha permesso in entrambe le partite ai leventinesi di rientrare con delle rimonte improbabili, non riuscendo a controllare e calmare il gioco. L’Ambrì dal canto suo non poteva però pretendere di andare oltre incassando complessivamente dieci gol, ritrovandosi orfano del primo fondamentale ingrediente da cui non si può prescindere nel post season, ovvero la solidità difensiva e delle parate chiave dei propri portieri.
Ci saranno insomma tanti elementi su cui riflettere, ma è chiaro sin da ora che i rimpianti sull’arco della stagione sono stati diversi. L’Ambrì ha impiegato mesi prima di trovare i suoi equilibri, ed anche in queste varie settimane in cui la prima linea è stata un’autentica forza trascinante, per essere una squadra da playoff ci sarebbe voluto un contributo più completo dall’intero lineup.
Ma su questi argomenti ci sarà tempo e modo di riflettere nei prossimi giorni. Per l’Ambrì Piotta invece sono arrivate le vacanze, a risultato di una doppia sfida caratterizzata da troppi errori e senza la necessaria freddezza per giustificare un posto nei playoff.
IL PROTAGONISTA
Axel Simic: Il suo intervento su Miles Müller nel primo periodo ha scatenato le ire dei leventinesi, che volevano una sanzione che lo avrebbe messo fuori causa per il match. Così non è stato e alla fine Simic si è rivelato determinante, con una doppietta e in particolare quel gol del 4-3 che ha tagliato le gambe ai leventinesi.
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