ZUGO – “È stata una vittoria meritata, abbiamo fornito un’ottima prova e avuto diverse occasioni… Oserei dire che abbiamo perso un punto, la posta piena era alla nostra portata”.
È finita bene la prima tappa dell’avventura ad Ambrì di Nando Eggenberger. Il grigionese, contento della scelta fatta e ancora più convinto di averla presa, ha rilasciato le sue ultime dichiarazioni da biancoblù, prima di fare rientro con l’auto privata a Rapperswil.
“La cosa che più mi ha sorpreso? Ce ne sono diverse. Sapevo che i fans leventinesi sono speciali, ma quando poi vivi la cosa in prima persona e giochi ad Ambrì è davvero estrema la sensazione. Anche la pista, davvero bellissima e moderna, ma anche questa non è una vera sorpresa. Direi che l’aspetto più sorprendente è quello familiare. Intendiamoci, pure ciò in fin dei conti lo sapevo, ma in modo così marcato non me lo aspettavo davvero”.
Dopo oltre un mese alla corte di Cereda, torni da Hedlund. Qual è il più grande punto in comune dei due tecnici?
“Questa è una bella domanda. Credo che entrambi guardino molto i dettagli, anche quelli piccoli, sono allenatori molto concreti e vengono a dirteli. Sono tutti e due molto attivi e ti parlano parecchio”.
E la più grande differenza?
“Credo che Cereda sia maggiormente emotivo, punta di più su questo lato, è un po’ il carattere latino, anche nello spogliatoio. Hedlund da nordico dice pure le cose, ma con meno temperamento”.
Ora torni a Rappi, non sarà evidente ritrovare un posto da titolare, sei preoccupato?
“Ero reduce da un periodo difficile prima del trasferimento. Sapevo che in caso di ritorno a Rapperswil la costellazione sarebbe stata questa. I sangallesi mi hanno lasciato partire perché non avevano bisogno di me, potevano fare a meno del sottoscritto. Ora tocca a me: devo tornare, combattere, ritrovare un posto nel line-up. Ho dimostrato nella scorsa stagione di avere i mezzi e sono convinto di poterci riuscire. Qui ad Ambri ho potuto rifare il pieno di fiducia e ringrazio tantissimo la società, nonostante il mio momento difficile mi ha accolto e mi ha dato fiducia”.
Hai fatto più interviste in 5 settimane ad Ambrì o in 3 anni e mezzo a Rapperswil? (Heim al nostro fianco sulla cyclette scoppia a ridere ndr)
“Ne ho rilasciate tante in effetti in questi ultimi tempi” (pure Eggenberger ride ndr).
Non è questa forse la vera grande sorpresa?
“Sai che hai ragione! È incredibile ad esempio anche quanti media ci siano quotidianamente agli allenamenti per interviste e riprese televisive. A Rapperswil capita raramente di vedere dei giornalisti durante le sessioni di pratica, qui in Ticino il seguito dei media è gigantesco”.