LANGENTHAL – È un Gordie Dwyer visibilmente disteso quello presentatosi nella piccola sala stampa della Schoren. Negli occhi del tecnico canadese, un miscuglio di emozioni: dal brivido del palo bernese ad inizio dell’overtime, alla gioia per quella rete fortunosa di Emmerton che ha regalato gara 2 all’Ambrì Piotta.
Ma il coach non si scompone, conscio del fatto che la serie è lungi dall’essere archiviata. L’equilibrio tra le due squadre, infatti, è apparso ancora una volta ineluttabile, nonostante i leventinesi siano scesi in pista un po’ meno contratti rispetto a Gara 1, provandoci sostanzialmente di più rispetto ai padroni di casa.
Gordie Dwyer, quali sono le sensazioni dopo questa importante vittoria?
“È stata una vera partita di hockey, una battaglia a tutti gli effetti. Siamo stati solidi, combattivi e aggressivi per tutto l’arco della partita e penso che questi elementi ci abbiano condotto alla vittoria”.
È stata una sfida complicata in termini di coaching, con molti cambiamenti dovuti agli infortuni accorsi a partita in corso…
“Credo che bisogna dare credito ai giocatori che hanno risposto presente all’appello. Non era facile adattarsi alle due assenze di Fuchs e Guggisberg, ma devo riconoscere ai miei uomini una certa maturità nel riuscire a restare fedeli al gameplan che ci eravamo fissati”.
L’impressione è che sabato la testa fosse un po’ più leggera rispetto a Gara 1…
“Sabato sera è stata un’altra partita rispetto alla prima sfida. Abbiamo giocato con un’attitudine maggiormente aggressiva e ci abbiamo messo più fisico. Sono soddisfatto dell’intensità messa in pista, l’approccio alla sfida è stato buono. Abbiamo pattinato tanto sin dai primi minuti e poi siamo stati bravi ad insistere in questo senso per tutta la durata della sfida. È stata un’ottima prova di carattere nella quale i giocatori hanno risposto bene al match della Valascia. Come detto, è stata una grande vittoria per noi”.
Il coach ha avuto la sensazione di avere tra le mani la squadra più forte sul ghiaccio?
“Credo che entrambe siano due buone squadre. Il Langenthal ha comunque conquistato il campionato di NLB e questo perché tra le proprie fila può vantare di alcuni giocatori di talento e di esperienza. Sabato sera entrambi gli estremi difensori si sono espressi su ottimi livelli e hanno chiuso la porta nei momenti chiave. Insomma, credo che tutto sommato in pista si siano viste due buone squadre che hanno disputato un buon match”.
La promozione in prima squadra di giovani come Stucki e Trisconi sta portando i frutti sperati…
“Sono due giocatori con pura energia, molto competitivi. Naturalmente, rispetto ai compagni, non possono vantare grandissima esperienza ma l’esperienza è qualcosa che va cercata. Bisogna sfruttare questo genere di partite per crearsi delle occasioni e per acquisire la giusta esperienza. I nostri giovani portano in squadra moltissima foga, energia, velocità e fisicità. Questi giocatori stanno riuscendo ad avere un impatto davvero notevole sulla nostra squadra”.
A proposito della scelta degli stranieri, prevedi di proseguire con la coppia Emmerton-Hall anche nella prossima sfida?
“Credo che sabato l’apporto di Emmerton e di Hall sia stato fondamentale per la squadra, sono due giocatori estremamente importanti per noi. È indubbio che nel nostro pacchetto stranieri rientrino altri giocatori di qualità, ma credo che bisogna dare credito a coloro che sabato sera sono scesi sul ghiaccio disputando un ottimo match davanti ad un pubblico molto caloroso e contro una buona squadra”.
Che dire, invece, dei tanti tifosi biancoblù accorsi a Langenthal a sostegno della squadra?
“Bisogna dare credito ai nostri tifosi, on pista siamo stati accolti molto bene e il supporto è stato fondamentale. I nostri fans ci hanno sostenuto per tutto l’arco della partita e sono stati capaci di trasmetterci la giusta dose di energia che ci occorreva. È innegabile l’impatto che hanno avuto sulla prestazione dei miei uomini”.