DAVOS – Erano diversi i motivi per cui la vittoria dell’Ambrì Piotta alla Coppa Spengler avrebbe fatto felice Paolo Duca, visibilmente emozionato durante i festeggiamenti con i giocatori sul ghiaccio dell’Eisstadion.
Il direttore sportivo biancoblù è soddisfatto anche perché il torneo in terra grigionese è stato preparato in ogni dettaglio come obiettivo dichiarato. “La nostra partecipazione era l’occasione per portare un trofeo ad Ambrì – le parole di Duca – quindi abbiamo voluto veramente andare fino in fondo”.
Paolo Duca, quanta emozione c’è nel festeggiare la vittoria di un torneo di prestigio come Spengler?
“Ci tenevamo moltissimo a questo torneo, tant’è vero che abbiamo fatto una preparazione fisica specifica per arrivare qui al meglio, con richiami individuali per i giocatori, ma soprattutto c’era la grande voglia di vincere da parte di tutti. Volevamo anche onorare la nostra partecipazione proponendo un buon hockey e credo che ci siamo riusciti, ci sono emozioni e tantissima soddisfazione”.
Emozioni che sono durate a lungo in una finale tiratissima…
“La finale è stata molto equilibrata, poteva finire da entrambe le parti, ma finalmente possiamo festeggiare il fatto che sia andata dalla nostra parte. Certo è che le emozioni sono state molte fino all’ultimo, con pali e aste colpiti sia in partita che ai rigori, è stata una finale vera”.
Dopo la vostra prima partecipazione nel 2019 la risposta del pubblico è stata ancora una volta quasi totale, in alcune partite è sembrato giocaste alla Gottardo Arena…
“La Coppa Spengler è qualcosa che piace a tutti noi, dai dirigenti ai giocatori che erano felicissimi di giocarla, ma che piace soprattutto a tanti tifosi che hanno popolato Davos e che ci hanno fatto vivere grandi momenti per tutta la settimana”.
Avete vinto anche grazie ai rinforzi arrivati in prestito, sei soddisfatto del loro apporto?
“Sono soddisfatto di tutta la squadra e anche dei rinforzi che ci hanno raggiunto, tutti hanno dato una grande mano. Jooris magari si vede poco ma ci ha portato molto con il suo lavoro da centro, Saarijärvi è un vero fuoriclasse, mentre Eggenberger lo conoscevamo bene dato che lo abbiamo seguito a lungo e di lui sono felice che vestirà la maglia biancoblù in maniera definitiva, se non già in questa stagione di sicuro nella prossima”.
E a rubare la scena spesso è stato un Formenton in decisa crescita di forma, potrà essere una grande arma alla ripresa del campionato…
“Credo che Formenton stia cominciando a raggiungere degli ottimi livelli anche se non è ancora al suo massimo del potenziale, d’altro canto è fermo da marzo e nonostante una buona preparazione e degli allenamenti non poteva essere al 100% già quando ci ha raggiunti, ma sta mostrando una crescita costante”.