AMBRÌ – A pochi giorni dalla presentazione ufficiale al proprio pubblico, l’Ambrì Piotta ha aggiunto una nuova fondamentale pedina al suo scacchiere, trovando nello sloveno Robert Sabolic il profilo ideale per completare il vuoto all’ala lasciato dalla partenza di Dominik Kubalik.
“Cercavamo un’ala il più completa possibile, forte fisicamente e capace di avere anche un certo istinto offensivo”, ci ha spiegato il DS biancoblù, Paolo Duca. “Sabolic è un giocatore completo e capace anche di essere efficace in forecheck, dunque adatto per l’hockey che giochiamo ad Ambrì. Ha veramente un buon tiro e un buon pattinaggio, ma ciò che ci ha convinti è che si tratta di un giocatore che mette davvero a disposizione della squadra le sue caratteristiche”.
Nel lineup prende il testimone lasciato da Kubalik, ma è importante capire che non si tratta del suo sostituto…
“Kubalik è un giocatore fortissimo che abbiamo avuto la fortuna di veder giocare con noi per una stagione e mezza, ma è chiaro che si tratta di un attaccante dal calibro NHL. Si era integrato molto bene nella nostra realtà ed aveva saputo esprimersi ad altissimi livelli…. Mi rendo conto che ci sarà qualcuno che cercherà di paragonare Sabolic a lui, ma questo non sarebbe corretto. È vero che cercavamo un giocatore con simili caratteristiche, ed in questo senso i due sono comparabili, ma per quanto riguarda il livello vedremo in futuro. Diamo prima a Robert tutte le chance di imporsi”.
Cosa puoi invece dirci a livello di personalità?
“È un bravo ragazzo, un lavoratore. Da tutti i feedback che abbiamo ricevuto è emerso che è davvero un giocatore di squadra, siamo andati ad incontrarlo prima di mettere la firma sul contratto e questo per noi è sicuramente un aspetto importante”.
Non da sottovalutare inoltre la sua esperienza a livello internazionale, tra Mondiali e Olimpiadi…
“Me lo ricordo molto bene in Nazionale, specialmente nei miei primi Mondiali che ho vissuto come commentatore televisivo a Parigi. Con la sua Slovenia era infatti sotto per 4-0 contro la Svizzera ed hanno poi recuperato sino sul 4-4. Ha poi fatto tante esperienze anche da giocatore, partendo da casa per andare in Svezia, Slovacchia, Germania e Cechia, sino ad arrivare alla KHL. È stata una progressione abbastanza costante ed è positivo abbia militato in diversi campionati”.
Come mai un solo anno di contratto?
“Sin dall’inizio abbiamo impostato le nostre discussioni su una stagione e questo per noi è un termine che va benissimo”.