BIASCA – Il mese di luglio per i giocatori dell’Ambrì Piotta coinciderà con alcune settimane di vacanza, prima di tuffarsi nell’importante fase di precampionato di agosto, contraddistinta dall’inizio degli allenamenti sul ghiaccio a dalle diverse amichevoli di cui si renderanno protagonisti i biancoblù.
Prima di congedare i leventinesi, abbiamo voluto scambiare le nostre opinioni con capitan Paolo Duca, che ha commentato il lavoro svolto sinora ed ha fornito alcune interessanti considerazioni in merito al mercato e alla nuova squadra che sta prendendo forma.
Paolo Duca, come sta andando la preparazione, sia dal punto di vista fisico che da quello del team building?
“Direi che sta andando tutto bene. Siamo già alla fine dell’ottava settimana di preparazione e, dopo la nona, faremo due settimane di vacanza. Piano piano si entrerà poi nel ritmo degli allenamenti sul ghiaccio… Per ora tutto è andato molto bene, lavorando come facciamo di solito su tutti gli aspetti: forza, coordinazione, agilità ed esplosività. Anche a livello di team building siamo soddisfatti, visto che abbiamo sinora passato otto settimane assieme, di cui una in Egitto. È stato veramente un bel viaggio, nonostante fossi partiti titubanti dato il contesto politico, ma alla fine siamo tornati molto contenti”.
L’Ambrì ha visto diversi giocatori partire, mentre altri sono arrivati. Come valuti i nuovi acquisti?
“Al momento direi che è un po’ troppo presto per parlare dei nuovi arrivi, che conosco solo in parte e non li ho ancora visti sul ghiaccio, se non da avversari. Tutto questo però fa parte dello sport di squadra a livello professionistico, ogni stagione si hanno dei cambiamenti. Quest’anno è vero che abbiamo perso un po’ di esperienza e di leadership, però questa è un’opportunità per gli altri per fare un passo in avanti in quella direzione. Probabilmente abbiamo guadagnato in freschezza, condizione ed entusiasmo portato da giocatori più giovani”.
Dell’ingaggio di Keith Aucoin invece cosa puoi dirci?
“Penso che sia un ottimo acquisto. Personalmente lo seguo già da diversi anni perchè è un nome che è stato tra i protagonisti degli ultimi campionati in Nordamerica, soprattutto in AHL ma anche in NHL. Mi sono chiesto per tanti anni come mai non era stato portato in Svizzera prima… La stessa cosa era successa un anno fa quando è arrivata la firma di Alexandre Giroux. Direi dunque che i numeri sicuramente li ha, speriamo che si integri bene e che si adatti velocemente al nostro stile di gioco e alle piste più grandi. Questi sono chiaramente dei fattori da tenere in considerazione”.