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Ambrì Piotta

Duca: “Chlapik ha il profilo ideale, ha ritrovato fiducia ed ora vuole un trampolino per la NHL”

Il DS sull’ingaggio del ceco: “È un giocatore possente fisicamente e con un buon pattinaggio. Ha un certo istinto offensivo ed una buona visione, che gli permettono sia di creare gioco che essere un finalizzatore”

AMBRÌ – Con tutti i giocatori stranieri in scadenza di contratto e la possibilità dunque di dare un’impronta importante alla prossima stagione attraverso il mercato, l’Ambrì Piotta ha trovato nel ceco Filip Chlapik il suo primo innesto in vista dell’annata 2022/23.

Il 24enne si presenta come l’attuale top scorer della lega ceca grazie ad un bottino di 42 punti (20 gol) in 33 partite ottenuti con lo Sparta Praga, club che lascerà anticipatamente per cogliere l’opportunità offerta dai leventinesi.

“Chlapik è un giocatore possente fisicamente e con un buon pattinaggio, non particolarmente esplosivo ma veloce una volta in movimento. Ha un certo istinto offensivo ed una buona visione di gioco, che gli permettono sia di creare occasioni che essere un finalizzatore”, ci ha spiegato il DS biancoblù Paolo Duca. “Ha un’età per noi molto interessante. Ha vissuto diverse stagioni tra alti e bassi in Nordamerica, ed ora che è tornato in Europa ha ritrovato una certa fiducia offensiva. È insomma un profilo che può sfruttare l’Ambrì per un rilancio verso la NHL”.

Chlapik ha l’ambizione di tornare oltre oceano, come si deve interpretare il biennale con cui vi siete accordati?
“In questa fase della carriera ha molta voglia di ritrovare il suo gioco, ed inoltre presto diventerà papà. È però vero che da quando esiste un accordo con la NHL un giocatore può lasciare la Svizzera senza bisogno di alcuna clausola, dunque è possibile una sua partenza anche dopo una stagione. L’idea sia da parte sua che nostra è comunque quella di passare due anni ad Ambrì”.

A livello giovanile era prevalentemente un centro, poi passato all’ala…
“Esatto, può giocare entrambi i ruoli, ma ultimamente nel suo club è sceso in pista più frequentemente all’ala. L’ho visto giocare recentemente alla Karjala Cup e lì si è dimostrato versatile, venendo impiegato in diverse occasioni anche al centro”.

La sua firma è arrivata molto presto, siamo solo a inizio gennaio…
“Bisogna considerare che si deve distinguere il momento dell’ingaggio da quello dell’annuncio ufficiale, ed in questo senso non si tratta di una firma arrivata particolarmente in anticipo. Personalmente non ho mai visto di buon occhio le comunicazioni a metà di un campionato, ma in questo caso Chlapik aveva un contratto ancora valido con lo Sparta Praga per la prossima stagione e dunque da parte nostra c’è stato un piccolo buyout da pagare. Abbiamo di conseguenza concordato anche con il suo club attuale la strategia di comunicazione”.

Il fatto che si possano ingaggiare probabilmente sei stranieri sta cambiando le tempistiche del mercato?
“In questo momento ragioniamo sulla possibilità di ingaggiarne cinque, perché si salirà a sei solamente in caso di promozione di un club dalla Swiss League, e questo deve ancora avvenire. Sicuramente sono cambiate un po’ le strategie di mercato, perché in prospettiva ci sarà una domanda di stranieri in Svizzera molto superiore, da 13 sino a 28 giocatori d’importazione in più rispetto al passato. Aspettando troppo c’è il rischio che i prezzi salgano”.

Nel frattempo la pandemia è tornata a dare seri problemi anche al mondo dello sport, quanto ti condiziona questa rinnovata incertezza?
“La situazione nelle ultime settimane è cambiata velocemente, in maniera repentina e drastica. Tutti speravamo che rinvii e quarantene fossero alle nostre spalle, invece con questa variante così contagiosa siamo tornati in una situazione difficile. Naturalmente è difficile prevedere cosa succederà in futuro, ma il livello di incertezza sicuramente è cresciuto ed avrà un effetto anche sul mercato”.

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