AMBRÌ – Sono sicuramente due punti guadagnati quelli ottenuti dall’Ambrì Piotta grazie ad un finale di partita decisamente fuori dagli schemi. Prima la rete del pareggio a due decimi dal sessantesimo, poi la risoluzione all’overtime sull’asse Spacek–Kneubuehler. I leventinesi hanno così risolto al meglio una serata che pareva ormai compromessa.
A distinguersi positivamente è stata la quarta linea condotta dall’ottimo Floran Douay, autore una volta di più di una prova solida e convincente. “È stata una partita rognosa e difficile da affrontare”, ha commentato il numero 81. “Il Langnau ha giocato in modo molto compatto e ha lavorato bene difensivamente, mentre noi non siamo riusciti a sfruttare le nostre occasioni. Ma non abbiamo mollato e quel gol a due decimi dalla fine è lì a dimostrare che ci abbiamo creduto fino alla fine. Avremmo certamente dovuto fare meglio ma ora pensiamo a tenerci stretti questi due punti”.
Rispetto all’uscita di Zugo abbiamo assistito ad una partita radicalmente diversa, affrontata anche con un’altra attitudine. Sei d’accordo?
“È vero, alla Bossard Arena avevamo dato il meglio di noi stessi mentre contro il Langnau abbiamo evidenziato alcune lacune nel nostro gioco. L’impressione – sto analizzando, non voglio certo cercare scuse – è che avessimo le gambe un po’ pesanti e questo, unito al turno di riposo dei Tigers, ci ha impedito di esprimerci come avremmo voluto. In termini più generali Zugo e Langnau restano due avversarie che applicano sistemi di gioco differenti: i tigrotti giocano con grande foga ed intensità e ciò rende particolarmente difficile affrontarli e va a conferma di quanto sia equilibrato questo campionato nel quale tutti possono mettere in difficoltà chiunque”.
Offensivamente ci avete provato ma è mancata una certa concretezza sotto porta, senza contare l’inefficacia in superiorità numerica. Diverse sono state le occasioni mancate…
“Trovo che in alcuni frangenti non ci abbiamo creduto abbastanza e siamo stati troppo timorosi. Ci abbiamo provato, certo, ma non abbiamo mai dato l’impressione di riuscire a fare nostra la sfida. Di positivo c’è che nonostante una prova in salita siamo riusciti con determinazione ad ottenere una vittoria così emozionante”.
Nel corso della partita sono stati fatti vari cambiamenti alle linee, ma non alla vostra che ha sempre garantito una certa solidità. Come valuti il vostro apporto?
“Trovo che per il tipo di linea che siamo abbiamo svolto un buon lavoro. Cerchiamo sempre di portare energia ma al contempo di garantire una certa solidità, e mi sembra che in questo senso le cose stiano funzionando bene. Chiaramente vogliamo fare meglio – come ad esempio trovare la via del gol (ride, ndr.) – ma tutto sommato facciamo nel modo giusto ciò che il nostro allenatore ci chiede di fare”.
Sei alla tua prima stagione con la maglia dell’Ambrì e, grazie alla tua fisicità e solidità, pare tu sia riuscito a ritagliarti il tuo ruolo all’interno del lineup. Sei soddisfatto sin qui del tuo rendimento?
“Sono un giocatore che tende a non sedersi mai e che cerca continuamente di migliorarsi. Sono abbastanza soddisfatto del mio apporto ma sento di poter dare molto di più. Mi rende sereno il fatto di avere un tipo di gioco che si adatta perfettamente al ruolo che sono chiamato a ricoprire qui ad Ambrì, e sento che per ora sta andando tutto per il meglio. Ma ripeto, l’intenzione è di guardare avanti con la voglia di migliorarmi sempre di più, sia difensivamente ma soprattutto in termini realizzativi. Resto un attaccante e per questo sarà importante avere un impatto rilevante anche sul tabellino”.