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Dopo la partenza di Marner, Toronto cerca più solidità con l’obiettivo della Stanley Cup

La partenza di un attaccante da oltre 100 punti apre un nuovo capitolo per i Leafs, che puntano su Matthews, Nylander e un gruppo più equilibrato per superare finalmente i limiti dei playoff. La Stanley Cup manca dal 1967

A partire dal 7 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con tre partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Quest’anno HSHS torna a proporvi la presentazione di tutte e 32 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


TORONTO MAPLE LEAFS

La rosa 2025/26

PORTIERI
Anthony Stolarz, Dennis Hildeby, Joseph Woll

DIFENSORI
Brandon Carlo, Chris Tanev, Dakota Mermis, Henry Thrun, Jake McCabe, Matt Benning, Morgan Rielly, Oliver Ekman-Larsson, Philippe Myers, Simon Benoit

ATTACCANTI
Auston Matthews, Bobby McMann, Calle Jarnkrok, Dakota Joshua, David Kampf, Easton Cowan, John Tavares, Matias Maccelli, Matthew Knies, Max Domi, Nicolas Roy, Nicholas Robertson, Scott Laughton, Steven Lorentz, William Nylander


TORONTO – I Toronto Maple Leafs si presentano alla nuova stagione con l’ennesima occasione di dimostrare di poter essere qualcosa di più di una squadra spettacolare in regular season ma fragile nei playoff.

Dopo l’eliminazione al secondo turno contro i Panthers, il GM Brad Treliving aveva promesso cambiamenti profondi, e la cessione di Mitch Marner ai Vegas Golden Knights ha segnato una svolta epocale. L’attaccante, che tra varie polemiche ha sempre avuto un grande impatto, ha lasciato un vuoto tecnico ed emotivo che dovrà ora essere colmato da un gruppo chiamato a maturare.

L’attacco resta comunque ricco di talento. William Nylander è reduce da una stagione da top scorer e potrebbe ereditare il ruolo di riferimento sulla prima linea. Auston Matthews, capitano e volto della franchigia, dovrà invece ritrovare la sua vena realizzativa dopo un’annata sotto le attese, con “solo” 33 reti. John Tavares, che ha accettato un nuovo contratto a cifre contenute, sarà ancora una pedina chiave, mentre Matthew Knies rappresenta l’investimento sul futuro, già capace di sfiorare quota 30 gol. La profondità garantita da giocatori come Max Domi e Nicolas Roy completa un reparto offensivo che resta tra i più pericolosi della Lega.

Sul piano difensivo, il nuovo corso ha portato maggiore solidità. Craig Berube, al primo anno completo da coach, ha costruito una struttura affidabile che ha portato l’ottava miglior difesa NHL con 2,79 gol subiti a partita. Morgan Rielly ha vissuto momenti difficili, ma l’arrivo di Chris Tanev e Brandon Carlo aggiunge finalmente dei giocatori capaci di annullare anche i migliori attaccanti avversari.

Tra i pali non ci sono più incertezze come in passato. Anthony Stolarz sarà il numero uno indiscusso, con Joseph Woll pronto a subentrare. Per la prima volta dai tempi di Frederik Andersen, i Leafs possono avere qualche sicurezza in più da questo punto di vista.

Il mercato e i numeri però a Toronto contano poco, l’unica cosa davvero rilevante è ciò che succede nei playoff. Matthews non aveva nascosto la sua frustrazione, parlando di “troppi passeggeri” nella serie persa con i Panthers. Il messaggio è chiaro, la squadra dovrà dimostrare carattere e fame in primavera, perché delle buone regular season non bastano più a placare un ambiente che attende da 1967 il ritorno alla gloria.

La scommessa più grande riguarda dunque l’identità post-Marner: meno spettacolo individuale, più collettivo. Se il talento riuscirà a combinarsi con la nuova solidità, i Leafs hanno le carte in regola per essere protagonisti. Ma fino a quando non spezzeranno la maledizione dei playoff, ogni successo resterà incompiuto.

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