PYEONGCHANG – Sono passati 16 anni dal bronzo di Salt Lake City (e 26 dall’oro di Albertville) ma ora la Russia ha la certezza di tornare a vincere una medaglia nel torneo olimpico, dopo aver battuto per 3-0 in semifinale la Cechia di Kubalik e compagni.
Decisivo nell’economia della sfida è stato il secondo tempo, quando i cechi si sono fatti preferire per conclusioni in porta (il conteggio finale sarà in loro favore 31-22), ma i russi hanno punito con grande concretezza ottenendo due reti.
Il punteggio si è sbloccato al 27’46, quando Nikita Gusev ha battuto per la prima volta il portiere Pavel Francouz. L’azione è stata contestata da coach Josef Jandac con un challenge per interferenza, ma l’appello dell’allenatore è apparso subito ambizioso ed è stato respinto dagli arbitri, che hanno accordato la rete.
Tutto si è poi complicato irrimediabilmente soli 27 secondi dopo, quando Vladislav Gavrikov ha ottenuto il raddoppio.
La Cechia ha avuto immediatamente l’opportunità di rientrare in partita in seguito a due penalità praticamente consecutive rimediate da Kovalchuk, ma sia in quell’occasione che su un’altra superiorità numerica ad inizio terzo periodo, il powerplay ceco ha fatto cilecca. Nel finale c’è poi stato il tempo anche per il gol a porta sguarnita dello stesso Kovalchuk.
I russi attenderanno ora di sapere se dovranno affrontare il Canada in quella che era la finale più gettonata dai pronostici, oppure se a contendere loro l’oro sarà la sorprendente Germania.