LUGANO – Sono in molti a chiedersi dove potrà arrivare questo Lugano. La squadra bianconera si è presentata alla stampa forte di innesti di grande valore, e che permetteranno a Chris McSorley di mandare sul ghiaccio un gruppo dal potenziale tutto da scoprire.
Alla rosa è stato aggiunto all’ultimo il canadese Brett Connolly, che raggiungerà il Ticino a ridosso dell’inizio del torneo e permetterà al Lugano di presentarsi con una rosa completa nonostante l’assenza indefinita di Daniel Carr.
“Connolly è un’ala dal gran fisico, ci aspettiamo da lui che butti dentro il disco e che giochi davanti alla porta”, ci ha spiegato il DS Hnat Domenichelli. “Non era un giocatore sul mercato, si è liberato solamente due settimane fa quando i Chicago Blackhawks hanno deciso di fare un buyout. Lui pensava di fare ritorno ed attualmente si sta allenando a Washington. Ora dobbiamo aspettare i tempi burocratici dei permessi di lavoro, attendiamo il suo arrivo tra la seconda e la terza settimana di settembre”.
Hnat Domenichelli, era importante farsi trovare pronti dopo il difficile inizio di stagione vissuto un anno fa…
“Il nostro campionato è cambiato molto, con sei stranieri sarà qualcosa di mai visto perché tutti si sono rinforzati molto. Abbiamo fatto questa mossa perché voglio che la squadra sia subito pronta dal 16 settembre, i punti sono fondamentali ed abbiamo visto cosa è successo l’anno scorso quando ci siamo ritrovati a dover reagire nel mese di gennaio dopo un autunno difficile. Non vogliamo rincorrere, è fondamentale partire bene”.
Con Walker che mancherà tutta la regular season, dobbiamo attenderci qualcosa dal mercato svizzero? Rüfenacht è d’attualità?
“Per ora non abbiamo notizie da dare su di lui, è stato con noi per qualche giorno e si è allenato. Il mercato dei giocatori svizzeri è molto diverso da quello straniero, e siamo dispiaciuti di aver ricevuto settimana scorsa la conferma che Walker dovrà fare un nuovo intervento… Pensavamo che sarebbe stato pronto per il rientro alla fine del settembre, ma ora che sappiamo che non sarà così stiamo considerando tutte le opzioni. Ad oggi non abbiamo però comunicazioni da fare”.
Dopo l’esperienza con Boedker è diventato per te molto importante il carattere dei giocatori. Sei fiducioso che i nuovi innesti possano avere un buon impatto?
“Questa è una domanda che è diventata classica in National League, non si sa mai come andranno le cose finché non scendiamo sul ghiaccio. Rispetto a vent’anni fa i giocatori svizzeri sono molto più forti, quando giocavo io il livello era più basso rispetto al Nordamerica, mentre ora la velocità è praticamente come quella della NHL. Tutti i giocatori sanno che devono essere pronti ogni giorno, e la concorrenza che abbiamo in squadra può solo aiutare il Lugano”.
Un ultima battuta sui portieri, quest’anno in rosa ne avrete quattro…
“Se pensiamo ai portieri lo scorso campionato ci siamo ritrovati a vivere lo scenario peggiore possibile, perché dal mio punto di vista quella è una posizione che conta più del 50% della squadra. Con il livello degli avversari che ci aspetta quest’anno dobbiamo essere coperti, ed ora sono tranquillo perché abbiamo sistemato questo aspetto”.