LUGANO – Mikko Koskinen è il nuovo portiere straniero del Lugano, il finlandese ex Edmonton Oilers ha firmato un contratto di due anni con la società bianconera dopo aver passato le ultime quattro stagioni in NHL.
Il gigante finnico ha infine ceduto alle lusinghe di Hnat Domenichelli, il quale spiega che Koskinen aveva molti occhi addosso: “C’era molto interesse su di lui, la sua intenzione era di tornare in Europa per la famiglia – afferma il direttore sportivo – anche se in NHL avrebbe potuto ancora strappare un contratto.”
Hnat Domenichelli, come giudichi gli anni di Mikko Koskinen in NHL?
“Mi sono interessato soprattutto della stagione appena conclusa dagli Oilers, e Koskinen ha ottenuto 25 vittorie sulle 50 partite in cui è stato schierato. Se pensiamo a tutti i problemi che hanno avuto ad Edmonton e con gli infortuni di Smith si può sicuramente dire che ha avuto i suoi grossi meriti per la qualifica ai playoff della sua squadra. Se guardiamo ai portieri di NHL liberi sul mercato da questa estate solo Jack Campbell, Darcy Kuemper e Marc-André Fleury hanno ottenuto più vittorie di Koskinen e anche lui avrebbe comunque avuto ancora un certo mercato in Nord America. Per quanto riguarda gli altri anni il fatto di aver ottenuto un rinnovo molto pesante sul salary cap ha forse fatto pensare agli Oilers e all’ambiente attorno di aver trovato un portiere titolare indiscusso, ma ciò gli ha causato qualche problema perché sappiamo che al giorno d’oggi in NHL ci vogliono due portieri di alto livello a dividersi la stagione”.
Agli occhi di molti il fatto che un giocatore guadagnasse tanti milioni all’anno comporta che poi renda per quello, non c’è il rischio di rivivere un secondo “caso Boedker”?
“Capisco questi discorsi ma li lasciamo volentieri a giornalisti e tifosi, perché il nostro campionato è molto difficile e non si può pensare semplicemente che sia tutto facile per un giocatore che guadagnava milioni l’anno prima di venire in Svizzera. Per noi l’importante è che Koskinen si riveli un ottimo compagno di squadra e che porti sul ghiaccio sempre il massimo. E comunque non dobbiamo pensare che sia tutto sulle sue spalle, come già detto in squadra ci sono altri portieri validi”.
Quando è stata presa la decisione di ingaggiarlo?
“La decisione di puntare sul serio su Koskinen l’abbiamo presa in aprile, dopo averlo visto giocare contro i Colorado Avalanche in una partita che ha portato ai rigori sull’1-1. Mi sono detto che se poteva raggiungere quei livelli era l’uomo giusto per noi. Alla fine però non è stato facile portarlo a Lugano, aveva offerte dalla Svezia e da altre squadre svizzere, ma alla fine siamo riusciti a convincerlo”.
Ora però sono ben quattro i portieri sotto contratto con il Lugano, come gestirete la situazione?
“Ho già parlato della situazione con tutti e quattro i nostri portieri e con i loro rispettivi agenti, perché ovviamente tutti vogliono il loro spazio ma occorrerà prendere delle decisioni tra qualche mese. Durante l’estate discuteremo ancora e vedremo come andrà il preseason e se per qualcuno non ci sarà spazio qui a Lugano vedremo di trovare delle soluzioni che vadano bene a tutti. Ad ogni modo, dopo aver vissuto l’infortunio di Niklas Schlegel la scorsa stagione e vedendo cosa ha comportato, vogliamo prendere le decisioni migliori possibili”.
Quindi potrebbero esserci delle soluzioni che vadano oltre i Ticino Rockets?
“Non possiamo proprio dire ora cosa succederà con il passare dei mesi. Vogliamo solo essere coperti il più a lungo possibile, perché d’estate durante il preseason va sempre tutto bene e poi in autunno a campionato iniziato si rischia di essere in giro a correre cercando un portiere per colpa degli infortuni. Non c’è fretta nel prendere queste decisioni, per il momento li chiamiamo “problemi grassi””.
Quindi per ora non c’è l’intenzione di cedere Schlegel? E il rinnovo di Fatton non mette Fadani in fondo alle gerarchie?
“Oggi non è mia intenzione di privarmi di Schlegel o altri portieri, partiamo con tutti e quattro nel preseason, poi tra qualche mese rivaluteremo la situazione e vedremo cosa succederà. Il rinnovo di Fatton non “relega” Fadani, perché in verità è semplicemente l’attivazione dei due anni opzionali che aveva oltre ai due iniziali di contratto. Ripeto, aldilà di di questi discorsi che sono prematuri per ora mi interessa solo avere la posizione del portiere coperta al massimo, perché non voglio “stressarmi” su questo al momento”.