AMBRÌ – Non smette di stupire questo Ambrì. Nonostante la classifica impedisca ai leventinesi qualsiasi passo falso, contro il Berna gli uomini di Luca Cereda hanno strappato una vittoria di carattere, ottenuta con pieno merito e con grande maturità.
“Abbiamo disputato una partita molto solida, sulla falsa riga di quella giocata contro il Bienne”, ha dichiarato Chris DiDomenico, autore della rete del 2-0 e di altri due assist. “È stata un’ottima prova corale, dove ciascuno ha lavorato nel modo giusto. Abbiamo curato bene la fase difensiva, siamo stati bravi nelle uscite di zona e siamo stati sorretti da un grande Juvonen. Dovevamo vincere, era necessario per poter sperare di prolungare la nostra stagione e così abbiamo fatto. Ora ne resta ancora una e il nostro obiettivo è molto chiaro: mantenere l’ottavo posto”.
Nonostante la vittoria – la settima nelle ultime dieci partite – la classifica non permette passi falsi e a Friborgo sarete chiamati a raccogliere altri punti. Come la state vivendo?
“Il destino è nelle nostre mani, siamo noi a dettare ciò che sarà del nostro futuro. Non dipendiamo da nessun’altra squadra, pertanto dobbiamo solo continuare a fare ciò che di buono stiamo portando avanti in queste settimane. Il Friborgo è una buona squadra ma credo che se giochiamo in questo modo avremo tutte le carte in regola per raggiungere il nostro obiettivo”.
Il powerplay è tornato ad essere incisivo proprio nella fase più importante della stagione. Anche contro il Berna sono arrivate due reti decisive…
“In questa fase della stagione un powerplay efficace fa la differenza, lo avevamo già visto contro il Bienne. Abbiamo faticato per tutta la stagione, ma ora sembra che con questo assetto le cose abbiano iniziato a funzionare e finalmente ne raccogliamo i frutti”.
Abbiamo parlato del powerplay ma non dimentichiamo quel minuto e dieci in 3-contro-5 nel quale il Berna avrebbe potuto riaprire la partita. Avete gestito quella situazione con grande lucidità…
“Assolutamente. In quella situazione Janne ha compiuto un paio d’interventi di peso, probabilmente decisivi, e i ragazzi che erano sul ghiaccio hanno coperto molto bene senza mai perdere la testa. Il momentum sarebbe potuto cambiare, ma noi siamo stati bravi a resistere con intelligenza e a mantenerlo dalla nostra. Sì, ci siamo mostrati squadra matura”.
Avete mostrato maturità anche nel terzo tempo, quando il Berna l’ha messa maggiormente sul fisico e voi siete stati bravi a controllare il gioco e a limitare i pericoli dalle parti di Juvonen…
“Il Berna non è una delle squadre più semplici da affrontare. Sul 4-1 sapevamo che non era ancora fatta e che loro sarebbero rientrati in pista con la volontà di girarla. Non è una squadra che molla facilmente, per cui dovevamo continuare a spingere. Siamo stati bravi a gestire i momenti di pressione e a calmare la situazione quando le cose si sono fatte insidiose. Si trattava di vivere o di morire, e noi abbiamo optato per la prima opzione”.
Per quanto mostrato dall’Ambrì in queste settimane, ritieni che il gruppo meriti un posto nei play-in?
“Non possiamo nascondere che, nel corso della stagione, abbiamo lasciato per strada tanti punti. Tutti quei prolungamenti ci hanno privato di un bottino importante che in questa fase ci sarebbe tornato utile. Io sono dell’idea che per meritarti i play-in devi guadagnarteli sul ghiaccio. E, come detto prima, tutto è nelle nostre mani. Serve ancora una vittoria, e noi abbiamo 23 ragazzi pronti a battersi per ottenerla. Ci sarà una squadra che andrà avanti, e quella squadra sarà la nostra”.
Il destino ha voluto che la partita che vale una stagione sarà proprio contro il “tuo” Friborgo. Ha un significato particolare per te?
“No, l’unica cosa che conta è la vittoria. Ho giocato a Friborgo per tanti anni, questo è vero, ma ora indosso un’altra maglia, un altro stemma. Il Friborgo è passato, l’Ambrì invece è il mio presente ed è ciò che conta ora”.
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