AMBRÌ – Peccato, viene da dire. Nella serata in cui l’Ambrì Piotta festeggiava il suo 80esimo compleanno, nonostante una prova convincente sotto diversi punti di vista, una rete di Corvi ha sancito una sconfitta che ha lasciato non poco amaro in bocca, soprattutto dopo che Zwerger era riuscito ad impattare la sfida.
Ciò nonostante l’Ambrì ha dimostrato di potersela giocare contro due avversari di grosso calibro e, nonostante siano state giocate solamente due partite, i presupposti lasciano ben sperare.
Il lavoro che attende D’Agostini e compagni resta però ancora molto, come ci ha confermato lo stesso Top Scorer nel dopopartita.
“Il regalo che possiamo fare ai nostri tifosi e a questo storico club è quello di lavorare duramente come abbiamo fatto in queste prime due sfide di campionato. Sono convinto che abbiamo tanto da dare, molto più di quanto mostrato contro il Davos. Credo che sabato sera non abbiamo mostrato il nostro lato migliore… L’hockey che vogliamo giocare ogni partita, insomma. Bisogna assolutamente migliorare l’esecuzione in fase di superiorità numerica, che ci è costata come minimo un paio di punti pesanti”.
Matt D’Agostini, ha ben impressionato la solidità difensiva della squadra. Siete riusciti a contenere un Davos che fa della velocità la sua arma migliore…
“Sapevamo molto bene che il Davos è una squadra che punta molto sulla velocità, e infatti il nostro gameplan era focalizzato proprio sulla nostra rapidità in uscita dal terzo, con lo scopo di tenere il più possibile il puck nella loro zona. È questo il sistema di gioco che vogliamo applicare ad ogni sfida. Sfortunatamente sabato non lo abbiamo fatto a sufficienza per tutti i 60 minuti”.
Peccato anche per le diverse occasioni in powerplay non sfruttate, nonostante l’importante rete di Zwerger caduta proprio in superiorità…
“Il powerplay non è stato all’altezza. Per gran parte della sfida abbiamo avuto difficoltà ad entrare in maniera pulita nel terzo grigionese e su questo dovremo assolutamente lavorare in ottica futura”.
La passata stagione è stata davvero tribolata per te, ma in queste prime partite abbiamo visto un Matt D’Agostini con tanta fiducia…
“È naturale che quando si realizzano un paio di reti all’esordio e la squadra vince, tutti quanti acquisiscono immediatamente una certa fiducia nei propri mezzi. Sarà importante proseguire su questa strada, perché è quella giusta. Per le prossime sfide dovremo sistemare alcune piccole imperfezioni, continuando a lavorare duramente per arrivare preparati per la sfida di martedì contro il Berna”.
È stata ritirata la maglia di Duca… Che rapporto hai con l’uomo che era un tuo compagno di squadra, e che ha poi creduto in te concedendoti una seconda occasione?
“Questa sera è stata una festa speciale per tutti, penso in particolar modo per Duke. Personalmente voglio bene a Paolo. La scorsa stagione quando abbiamo condiviso lo spogliatoio è stato per me uno dei migliori compagni che abbia mai avuto. È strano… In così poco tempo è passato dall’essere compagno di squadra a grande capo (sorride, ndr.), ma posso assicurare che sa quello che fa. È un ragazzo estremamente intelligente ed è rispettato da tutti: tifosi e staff tecnico. È stato bello vederlo lì fuori, sotto il suo numero circondato dalla sua famiglia in una serata così speciale”.
Al termine di un weekend in cui avete affrontato due squadre quotate, potete ritenervi soddisfatti dei tre punti sin qui racimolati?
“Non possiamo dire di essere soddisfatti al 100%, proprio perché sabato sera avremmo potuto ottenere qualcosa di più. Stiamo giocando bene, ma c’è ancora molto da migliorare”.