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Ambrì Piotta

Da una partita rognosa l’Ambrì trova la via di ottenere due punti

I biancoblù devono lottare per piegare il Langnau. La prova è stata la meno convincente sinora, ma Virtanen ha deciso il finale con una doppietta

(PostFinance/KEYSTONE/ Marcel Bieri)

Da una partita rognosa l’Ambrì trova la via di ottenere due punti

LANGNAU – AMBRÌ

2-3

(0-0, 1-0, 1-2; 0-1)

Reti: 36’52 Rohrbach (Diem, Lapinskis) 1-0, 47’04 Eggenberger (Wüthrich, Dauphin) 1-1, 54’45 Virtanen (Kneubuehler) 1-2, 59’55 Malone (Riikola, Saarijärvi) 2-2, 6’16 Virtanen 2-3

Note: emmental versicherung arena, 5’342 spettatori
Arbitri: Stolc, Ruprecht; Gurtner, Burgy
Penalità: Langnau 4×2 + 1 x rigore, Ambrì 4×2

Assenti: Dominic ZwergerKilian ZündelIsacco Dotti (infortunati), Michael Spacek (ammalato)

LANGNAU – È stata come prevedibile una partita rognosa quella che l’Ambrì Piotta ha dovuto affrontare a Langnau, ed il match si è rivelato essere quello in cui gli uomini di Cereda hanno incontrato le maggiori difficoltà nel trovare le soluzioni giuste per diversificare un gioco che per oltre due tempi ha faticato a creare chiare occasioni da gol.

L’assenza dell’ammalato Spacek ha infatti tolto un elemento unico ed importante dalla manovra leventinese, che senza la velocità di pensiero ed esecuzione del ceco si è fatta più prevedibile e molto verticale. Anche per questo motivo i biancoblù erano chiamati a rimboccarsi le maniche – e lo hanno fatto – facendo parecchio lavoro sporco dalle parti di Boltshauser, che per finire ha dovuto fronteggiare 42 tiri di cui oltre una ventina dallo slot.

Sull’altro lato il protagonista è invece stato Juvonen, che nel periodo centrale ha tenuto a galla i suoi nei momenti più complicati, ed ha evitato anche che dopo la prima rete di Rohrbach arrivasse quel raddoppio che avrebbe segnato forse irrimediabilmente la sfida.

(PostFinance/KEYSTONE/ Marcel Bieri)

Sul fronte offensivo l’Ambrì è invece dovuto partire da lontano, con un primo periodo in cui sono stati i Tigers ad entrare più velocemente in partita, mentre gli ospiti sono cresciuti gradualmente peccando però sempre di un po’ di precisione quando si trattava di concretizzare la propria manovra.

Kneubuehler nella prima metà di gara è stato il più pericoloso grazie anche ad un’altra buona prova di Dauphin e a qualche disco ben smistato da Bürgler, ma alla seconda sirena l’inerzia offensiva lasciava temere che il Langnau – squadra apparsa comunque modesta – potesse addirittura festeggiare uno shutout dopo le sette reti incassate la sera prima a Berna.

Cereda ha così deciso di mescolare quasi totalmente le sue carte, e nel terzo tempo Dauphin ha guidato la linea di Eggenberger e Pestoni, Kneubuehler è stato spostato al centro di Bürgler e Lilja, mentre De Luca è tornato all’ala nel blocco di Landry e Brüschweiler. È rimasto come sempre invece il quarto blocco, in cui si è distinto nuovamente Douay per un gioco fisico ed intenso.

La decisione ha stimolato i leventinesi, che hanno trovato il gol del pareggio grazie ad Eggenberger e poi quello del vantaggio con una bella staffilata di Virtanen in powerplay, mentre il Langnau si era chiuso in trincea salvo riuscire in extremis a soli 5 secondi dalla terza sirena ad acciuffare il pareggio con una deviazione di Sean Malone.

Un risultato che a quel punto appariva giusto per quanto messo complessivamente in pista dalla due squadre, frenate nell’occasione anche da alcune individualità di spicco apparse non al meglio.

Saarijärvi è ancora ben lontano dal giocatore visto in pista la passata stagione, così come Heed che dopo alcune settimane complicate sta ancora cercando il suo gioco. Ancora poco incisivo anche il gioco di Pestoni, mentre Lilja ha confermato la sua caratteristica di elemento poco appariscente ma che riesce comunque a far registrare sempre 2-3 occasioni importanti sul suo bastone, questa volta non concretizzate ma con l’ultima delle quali che ha portato al powerplay poi trasformato da Virtanen per il provvisorio 1-2.

(PostFinance/KEYSTONE/ Marcel Bieri)

Archiviato in appena 16 secondi invece l’overtime, con proprio il difensore finlandese – grande partita la sua – che si è guadagnato un rigore e lo ha poi trasformato con decisione, consegnando all’Ambrì Piotta due punti preziosi.

Complessivamente quella di sabato è stata probabilmente la prova meno convincente messa in pista finora, con in particolare delle difficoltà nel creare movimento e gioco in fase offensiva, con poco pattinaggio per creare gli spazi rispetto ad altre serate. È rimasto però imbattuto il boxplay, che dopo cinque incontri è ancora al 100% di efficacia (!) nonostante 16 situazioni di inferiorità, e che si è ben comportato anche in quella delicata fase in 3-contro-5.

In generale si è confermata buona l’attitudine, con l’Ambrì che non ha mai indietreggiato ed ha sempre mostrato di volere la vittoria, vivendo dei momenti complicati in retrovia solamente in quel periodo centrale in cui il Langnau aveva saputo controllare il momentum. Offensivamente non è però stato semplice gestire l’assenza di Spacek, senza il quale nella manovra è mancato quel tocco di imprevedibilità.


IL PROTAGONISTA

Jesse Virtanen: Ha fornito una nuova prova maiuscola il difensore finlandese, che nel finale è stato decisivo con la sua doppietta, e soprattutto con la sua grande determinazione nel portare a casa la vittoria. Con oltre 23 minuti di ghiaccio e ben sei tiri in porta ha fatto sempre sentire la sua presenza, e si sta profilando tra i migliori biancoblù di questo avvio di stagione.

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