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Interviste

Czarnik: “Ho trovato una lega perfetta per il mio gioco, ma posso fare ancora di più”

Il canadese sui suoi primi mesi in Svizzera: “Sono felice della mia scelta, mi godo ogni giorno. Io e la mia famiglia ci siamo ambientati velocemente e ci troviamo a meraviglia, è stato un buon cambiamento”

BERNA – È decisamente una delle sorprese di questa stagione. Arrivato a Berna solamente a causa dei problemi fisici del finlandese Kossila, Austin Czarnik ha avuto un impatto dominante nel nostro campionato ed è addirittura il topscorer dell’intera lega.

Non era certo lo straniero più atteso, e nei vari pronostici di inizio stagione nessuno praticamente indicava il 31enne statunitense tra le possibili nuove attrazioni della lega.

“Sono contento di come stiano andando le cose e in particolar modo di aver concluso l’ultimo weekend prima della pausa con due vittorie. Specialmente vincere ad Ambrì fa bene, era solamente la nostra seconda vittoria stagionale lontano da casa, non è stata sicuramente la nostra migliore partita, ma siamo stati bravi nei momenti topici”.

Con 25 punti, frutto di 7 reti e 18 assist, sei in testa alla classifica dei marcatori. Meglio di così non poteva iniziare la tua avventura elvetica e forse sei pure tu un po’ sorpreso di ciò, considerando che per te qui è un nuovo mondo…
“Sì, ma ho la fortuna di giocare con degli ottimi compagni e l’intesa è veramente buona, gli automatismi funzionano. Sappiamo come giocare e come muoverci, ma siamo solamente a un terzo del campionato, quindi questa statistica non vuol dire molto. L’importante è rendere su tutto l’arco della stagione, poi si potrà fare un bilancio, ma finora sono contento”.

Come trovi il livello della nostra lega?
“È fantastico, la NHL è ovviamente il top, ma il livello qui non è molto lontano. I giocatori sono velocissimi sul ghiaccio e abili a fare grandi giocate. È molto divertente giocare qui e sono felice della mia scelta, mi godo ogni giorno”.

E la maggiore superficie ghiacciata sembra essere l’ideale per le tue caratteristiche…
“Sì, è geniale, hai un po’ più di tempo e spazio per fare giocate e questo si sposa veramente bene con il mio stile di gioco. Mi piace tantissimo questa cosa. Ho avuto bisogno di qualche partita per adattarmi, i primi tre match da parte mia non sono certo stati ottimali, ma poi sono riuscito a ingranare”.

Lo dicevi già prima dell’intesa con i compagni. La tua linea con Merelä e Ejdsell è molto performante e sembra che giocate assieme da anni…
“Sì, facciamo buone cose, lavoriamo duro, ci capiamo al volo e sappiamo come muoverci. È importante conoscersi a vicenda al fine di capire le caratteristiche di gioco di ognuno. Dobbiamo però ancora continuare a lavorare e costruire ulteriormente l’intesa”.

Dove devi ancora migliorare a livello personale?
“Forse devo tirare maggiormente, a volte faccio un passaggio di troppo. Ho un tiro decente e potrei segnare di più. Il livello come già detto è alto, gli avversari sono tutti talentuosi e a livello difensivo devo ancora familiarizzare ulteriormente con la lega. Desidero dare un maggiore contributo in fase di copertura e di recupero del disco”.

Fuori dal ghiaccio è stato uno choc l’impatto culturale per te che non avevi mai lasciato il Nordamerica?
“No, la prima settimana è stata un po’ strana, qui è tutto così diverso, ma io e la mia famiglia ci siamo ambientati velocemente e ci troviamo a meraviglia. Anche i bambini sono felicissimi, è stato dunque un buon cambiamento per noi anche da questo punto di vista”.

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