Social Media HSHS

Ambrì Piotta

Confuso e con poco carattere, per l’Ambrì è un KO che fa male

Biancoblù con più possesso, ma i pericoli per Ciaccio sono pochi. Deludenti gli uomini di punta, mentre quelli giurassiani fanno la differenza. Ambrì ora 12esimo

(PostFinance/KEYSTONE/Georgios Kefalas)

Confuso e con poco carattere, per l’Ambrì è un KO che fa male

AJOIE – AMBRÌ

4-2

(2-1, 1-1, 1-0)

Reti: 11’24 Turkulainen (Nättinen, Bellemare) 1-0, 13’50 Landry (Kubalik, DiDomenico) 1-1, 15’44 Devos (Turkulainen, Hazen) 2-1, 30’30 Nättinen (Turkulainen, Bellemare) 3-1, 33’51 Virtanen (Kubalik, Heed) 3-2, 58’07 Devos (Nättinen) 4-2

Note: Raiffeisen Arena, 5’032 spettatori
Arbitri: Hürlimann, Tscherrig; Huguet, Gurtner
Penalità: Ajoie 3×2 + 1×5 + 1×20, Ambrì 4×2 + 2×5 + 2×20

Assenti: Philippe MailletIsacco DottiSimone Terraneo (sovrannumero)

PORRENTRUY – Ci si aspettava sicuramente un Ambrì Piotta diverso al rientro dalla lunga pausa, ed invece la prestazione messa in pista in casa dell’Ajoie è stata perlopiù deludente, caratterizzata da una generale confusione che mai ha permesso alla squadra di Cereda di mettere una marcia in più rispetto agli avversari.

Certo, in termini di possesso i leventinesi hanno controllato maggiormente le operazioni, ma hanno visto le proprie intenzioni affossate da un gioco spesso operato all’esterno e lungo le assi, con anche poca lucidità d’esecuzione che ha reso piuttosto rari i momenti in cui Ciaccio ha dovuto superarsi.

L’Ajoie ha invece disputato uno dei suoi classici match, con delle puntate offensive principalmente affidate a ripartenze ed opportunità di powerplay, ed è proprio in questo modo che sono arrivate le reti che hanno deciso l’incontro.

Per fare la differenza in tale senso i giurassiani hanno anche potuto contare su delle buone prestazioni dei propri uomini migliori – i vari Turkulainen, Nättinen ed il nuovo arrivato Bellemare sono stati tra i protagonisti – mentre per l’Ambrì Piotta ci sono ancora stati troppi giocatori in ombra. Insufficiente infatti l’apporto di elementi come Kubalik e DiDomenico, ed anche Heim con il suo blocco ha prodotto ben poco. Sintomatico inoltre che Maillet sia finito in tribuna, e l’impressione è che stia finendo via via più ai margini del lineup.

(PostFinance/KEYSTONE/Georgios Kefalas)

Nei momenti più delicati sono di conseguenza mancati i punti di riferimento, ed infatti dopo il fondamentale 3-2 in doppia superiorità numerica firmato da Virtanen – buona la sua prova, come quella di Landry e Curran – non si è mai visto quel cambio di marcia che potesse dare una sterzata alla sfida. Certo, qualche chance è arrivata e nel terzo periodo i biancoblù hanno comunque scagliato 15 tiri, ma senza che la squadra potesse contare davvero su un ritmo martellante e diretto sulla porta avversaria.

Per certi versi è stata insomma una prestazione un po’ timorosa, contro un avversario che bisogna ammettere essere sempre insidioso – specialmente in casa propria, a maggior ragione dopo l’arrivo di Ireland e Bellemare – ma contro cui l’Ambrì non ha mai saputo mostrare la calma e la struttura necessaria per imporre il proprio gioco.

Qualche difficoltà si era già evidenziata nel primo periodo, quando l’Ajoie ha di fatto unicamente approfittato delle chance che i biancoblù gli hanno concesso per portarsi avanti 2-1, ma è poi nel periodo centrale che sono arrivate le vere difficoltà. La prima decina di minuti è infatti stata pessima, e solamente dopo il gol ottenuto in doppia superiorità numerica la squadra di Cereda ha mostrato un certo miglioramento.

(PostFinance/KEYSTONE/Georgios Kefalas)

La prestazione è però rimasta lì a metà, con un Ajoie impegnato in quel tipico gioco attendista che Ireland è sempre stato bravo ad impostare per far scorrere il cronometro limitando i pericoli, mentre l’Ambrì l’unica vera grande chance l’ha avuta in situazione di boxplay con Miles Müller.

Decisamente troppo poco per sperare di tornare in Leventina con una vittoria, e a rendere la serata ancora più amara ci hanno pensato i risultati delle altre squadre, con l’Ambrì Piotta che si ritrova ora in 12esima posizione dopo un bilancio di otto sconfitte nelle ultime nove partite. Una situazione che impone una reazione già nel derby di venerdì, dopo un’altra settimana di attesa che in questo caso probabilmente non è l’ideale dopo una prestazione del genere.


IL PROTAGONISTA

Pierre-Edouard Bellemare: L’attaccante francese era solamente alla sua seconda partita con la maglia dell’Ajoie, ma il suo impatto è già stato evidente e pure nel debutto casalingo ha dimostrato tutte quelle qualità che gli hanno permesso di avere una carriera NHL di assoluto valore. Leader in ogni zona della pista e solido ad ogni cambio, ha pure ottenuto due assist e gestito ottimamente le situazioni della partita più importanti.


Click to comment

Altri articoli in Ambrì Piotta