A partire dal 7 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con tre partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Quest’anno HSHS torna a proporvi la presentazione di tutte e 32 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.

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UTAH MAMMOTH

La rosa 2025/26

PORTIERI
Karel Vejmelka, Vitek Vanecek

DIFENSORI
Dmitriy Simashev, Ian Cole, John Marino, Juuso Valimaki, Maveric Lamoureux, Mikhail Sergachev, Nate Schmidt, Olli Maatta, Scott Perunovich, Sean Durzi

ATTACCANTI
Alexander Kerfoot, Barrett Hayton, Brandon Tanev, Clayton Keller, Cole Beaudoin, Daniil But, Dylan Guenther, Jack McBain, JJ Peterka, Kailer Yamamoto, Kevin Stenlund, Lawson Crouse, Logan Cooley, Michael Carcone, Nick Schmaltz

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SALT LAKE CITY – La nuova avventura degli Utah Mammoth è ormai ufficialmente iniziata. Dopo la transizione vissuta nella scorsa stagione come “Utah Hockey Club”, la franchigia ha trovato il proprio nome definitivo e si presenta con ambizioni rinnovate e una solida base per puntare più in alto.

Se l’obiettivo fissato dal GM Bill Armstrong dodici mesi fa era quello di giocare partite significative fino a primavera, questa volta la missione è compiere il passo successivo e centrare i playoff.

Il mercato estivo ha portato movimenti importanti. La lotteria del Draft ha sorriso al club, che è balzato di dieci posizioni ottenendo la quarta scelta assoluta e selezionando il centro Caleb Desnoyers. Poco prima del Draft, era inoltre arrivata la mossa più significativa: lo scambio che ha portato in squadra JJ Peterka, reduce da una stagione da 68 punti a Buffalo. In aggiunta, i Mammoth hanno firmato veterani di peso come Brandon Tanev e Nate Schmidt, inserendo esperienza e profondità in un gruppo che aveva già mostrato segnali di crescita.

In attacco, Clayton Keller rimane il leader indiscusso. Reduce da una stagione da 90 punti, l’ala è il motore offensivo di una formazione che ha potuto contare anche sui progressi di Logan Cooley e Dylan Guenther, entrambi oltre quota 60 punti. Accanto a loro, Nick Schmaltz ha garantito continuità, mentre l’arrivo di Peterka promette ulteriore esplosività nelle prime linee. L’innesto di Tanev aggiunge grinta e leadership, mentre giocatori come Alexander Kerfoot e Lawson Crouse puntano a garantire equilibrio.

Sul fronte difensivo, Mikhail Sergachev ha dimostrato di poter essere un vero numero uno, con oltre 25 minuti di utilizzo medio a partita e un ruolo centrale in assenza dei compagni falcidiati dagli infortuni. Con il ritorno di John Marino e Sean Durzi e con l’aggiunta di Schmidt, il reparto appare ora più solido e completo. Ian Cole e Olli Maatta rappresentano certezze di affidabilità, mentre i giovani Dmitriy Simashev e Maveric Lamoureux cercano spazio.

Tra i pali, Karel Vejmelka è diventato subito protagonista grazie a una buona annata, coronata dal rinnovo quinquennale. Con Connor Ingram fermato dal Player Assistance Program e a una settimana dall’inizio della stagione scambiato agli Oilers, il club ha preferito tutelarsi aggiungendo Vitek Vanecek come backup.

Nel complesso, rispetto al caos del trasferimento da Arizona, l’ultima estate ha finalmente portato stabilità. L’entusiasmo per il nuovo nome e i rinforzi si accompagna a una gestione solida, con Armstrong e coach Andre Tourigny che dispongono ora del roster più competitivo da quando la squadra ha iniziato il nuovo corso.

Con un’arena moderna come il nuovo Delta Center e il sostegno di un proprietario ambizioso come Ryan Smith, gli Utah Mammoth si presentano come una realtà in forte ascesa. Sarà da determinare cammin facendo se davvero i Mammoth potranno centrare la loro prima qualificazione ai playoff.