BERNA – AMBRÌ
2-4
(0-0, 2-2, 0-2)
Reti: 20’24 Ejdsell (Nemeth, Czarnik) 1-0, 23’46 Maillet (Virtanen, DiDomenico) 1-1, 38’13 Czarnik (Vermin, Klok) 2-1, 38’55 Kubalik (Maillet, DiDomenico) 2-2, 52’47 Pestoni 2-3, 58’37 Kubalik (Maillet) 2-4
Note: PostFinance Arena, 14’523 spettatori
Arbitri: Tscherrig, Eriksson; Obwegeser, Humair
Penalità: Berna 2×2, Ambrì 3×2
Assenti: Floran Douay (infortunato), Janne Juvonen, Rocco Pezzullo, Zaccheo Dotti, William Hedlund (sovrannumero)
BERNA – È andato a prendersi tre punti pesanti e importanti l’Ambrì Piotta, che in casa del Berna ha portato in pista una prestazione da trasferta caratterizzata da un buon carattere e dalla capacità di alcuni singoli di esaltarsi in determinate situazioni, mostrando sì in questa occasione il segnale di essere pronto a combattere.
Non è stato un match perfetto, e in alcune occasioni il bravissimo Senn è stato anche un po’ fortunato, ma in questa partita la squadra di Cereda ha saputo guadagnarsi tutto ciò che ha poi raccolto con il passare dei minuti, non rinunciando mai ad affrontare un avversario dall’alto potenziale offensivo.
Per certi versi sorprendente il primo periodo che, fatta eccezione per un paio di episodi su ambo i fronti, ha proposto ben poche emozioni e ritmi piuttosto blandi. Le cose sono però cambiate in quello centrale, iniziato con la doccia fredda di una rete locale dopo appena 24 secondi di gioco, ma in cui si era capito che l’Ambrì aveva l’energia e la creatività per reagire.
Trascinante in maniera netta è stata la prima linea, guidata da un Maillet che ha confermato una volta di più la sua netta crescita in questo periodo, e che anche alla PostFinance Arena è stato tra i migliori. Suo infatti il tocco valso il pareggio sull’1-1, ma soprattutto dal suo bastone è nata l’azione del 2-2 finalizzato da Kubalik, che ha approfittato dell’azione del compagno per poi battere Wüthrich con un tiro secco dei suoi.
In un contesto in cui c’è stata in generale maggiore velocità, e in cui la partita si è aperta nettamente, Senn è stato in grado di compiere diversi interventi decisivi, mentre sul fronte leventinese l’aspetto che poteva preoccupare era la dipendenza marcata dalla prima linea per produrre gioco offensivo e pericoli concreti.
Nonostante degli spazi più ampi, le altre tre linee hanno infatti trovato difficoltà ad imbastire azioni rilevanti, sino però ad arrivare al momento nel terzo tempo in cui Pestoni ha rubato un disco a Loeffel e si è costruito da solo il gol della vittoria. Questo spunto personale è stato probabilmente il migliore della stagione del ticinese, che già nello scorso weekend era apparso in crescita e che con questa rete è tornato anche ad avere un impatto decisivo sulle partite.
Nel finale l’Ambrì ha poi sofferto il giusto, senza mai andare nel panico – in generale gestite bene anche le fasi di penalty killing – ma avendo la necessità di qualche altro episodio favorevole, con delle buone parate di Senn e poi un palo clamoroso colpito dal Berna pochi attimi prima del gol a porta vuota di Kubalik.
È insomma stata una serata in cui gli episodi sono stati favorevoli alla squadra di Cereda, che ha però interpretato bene la partita e trovato anche una buona esecuzione dei singoli, specialmente da una prima linea che – alla luce delle chance avute da Kubalik, in alcune fasi pure colpevolmente lasciato libero dagli orsi – avrebbe potuto ottenere anche un paio di reti in più.
La serata proprio per questo è stata significativa, con un Ambrì non perfetto ma unito e che si è distinto per il giusto atteggiamento (si vedano anche i 24 tiri bloccati), quello che spesso i leventinesi riescono a sfoderare contro le avversarie più quotate. Questi tre punti permettono inoltre di dare ossigeno a una classifica che vede Grassi e compagni perfettamente in corsa per l’obiettivo dei play-in, con poche lunghezze da recuperare su Langnau, Bienne e Rapperswil.
Tutto resta insomma da giocare, e quando l’Ambrì affronta le sfide con un’attitudine del genere si può essere più ottimisti rispetto alle uscite del recente passato.
IL PROTAGONISTA
Gilles Senn: È obiettivamente difficile scegliere il miglior giocatore dei leventinesi, perché oltre al portiere anche Maillet e Kubalik hanno giocato un’ottima partita e lasciato un’impronta decisiva nel tabellino. Senn a sua volta ha però gestito alla grande i momenti di maggiore pressione del Berna, con diverse parate difficili e in momenti in cui la partita avrebbe potuto andare su binari diversi. Tutti e tre i giocatori citati meritano comunque un plauso particolare.