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Ambrì Piotta

Con cuore e sudore l’Ambrì reagisce e batte gli ZSC Lions ai rigori

AMBRÌ – ZSC LIONS

3-2

(2-1, 0-1, 0-0; 1-0)

Reti: 3’12 Giroux (Emmerton, Mäenpää) 1-0, 4’11 Foucault (Keller, Cunti) 1-1, 12’55 Hall (Mäenpää, Giroux) 2-1, 38’18 Künzle (Geerig, Nilsson) 2-2

Rigori: Giroux

Note: Valascia, 5’923 spettatori. Arbitri Fischer, Wiegand; Bürgi, Kovacs
Penalità: Ambrì 7×2′, ZSC Lions 6×2′

AMBRÌ – Fare peggio di quanto visto sul ghiaccio di Ginevra per l’Ambrì Piotta era oggettivamente difficile, ma offrire una prestazione tanto convincente e carica di emozioni come quella di sabato sera… Beh, era tutt’altro che evidente! I biancoblù sono invece riusciti nell’intento di scrollarsi immediatamente di dosso il traumatico inizio di campionato, e alla loro prima uscita alla Valascia hanno regalato ai quasi 6’000 presenti una vera girandola di emozioni, scaturite in un match piacevole, appassionante ed infine vincente.

Con Zurkirchen tra i pali ed il giovane Pinana a sostituire l’infortunato Sidler – botta alla spalla rimediata la sera prima – l’unica altra novità in formazione era la presenza sul foglio partita anche di Samuele Guidotti, anche se i due che si sono visti raramente. Mäenpää si è invece scrollato di dosso l’etichetta di “settimo difensore”, ed ha fornito la prestazione sinora più convincente in maglia biancoblù.

Il finlandese ha finalmente sfoderato alcuni slapshot dalla blu, migliorato la sua efficacia in impostazione, ed in generale giocato ua buona gara, scaturita in due assist che dovranno fare da trampolino di lancio per migliorare ancora. Lo stesso discorso è poi applicabile all’intera squadra, che ha elevato nel complesso il suo livello e dato filo da torcere ad uno ZSC sì in grado di dominare alcune fette di partita, ma che ha avuto anche un bel da fare a contenere le folate locali.

Entrati sul ghiaccio con una mentalità ed un’energia totalmente difesa, i biancoblù hanno trovato immediatamente il vantaggio con Giroux, che si rivelerà essere l’eroe di serata e che ha rappresentato l’elemento più pericoloso della prima linea, completata da un Emmerton comunque in crescita e da un Pestoni propositivo ma ancora debilitato dall’influenza.

Lo stesso numero 10 è però stato alla base del pareggio ospite, con i Lions – privi tra gli altri di Auston Matthews, Roman Wick e Dan Fritsche – che hanno sfruttato la sua penalità per pervenire immediatamente al pareggio con Foucault. I gol concessi in inferiorità numerica si sono però fermati qui, con il boxplay leventinese che è riuscito ad avere la meglio anche in fasi estremamente delicate dell’incontro, sorretto da uno Zurkirchen strepitoso.

Il numero 39 si è infatti reso protagonista di una partita quasi perfetta, tenendo letteralmente a galla i suoi in quei frangenti in cui lo ZSC sembrava poter fare il bello e cattivo tempo nel terzo offensivo. Zurkirchen ha poi chiuso la saracinesca anche durante i rigori, parando tutti e sei i tentativi ospiti.

Sull’altro fronte, al 12’55 è stato invece il powerplay biancoblù a colpire grazie ad una bella deviazione di Adam Hall, che ha beffato Flüeler – grande partita anche la sua! – su un appoggio intelligente di Mäenpää. Anche le fasi in superiorità numerica hanno tratto beneficio dalla ritrovata energia della squadra e, pur non avendo prodotto altre segnature, hanno saputo perlomeno generare un momentum positivo.

In generale i biancoblù hanno inoltre potuto agevolarsi un contributo costante e ben distribuito sulle quattro linee offensive, sia nelle fasi di spinta, sia in quelle di maggiore sofferenza, quando la squadra si è unita ed ha saputo elevare il suo livello di concentrazione. Certo, non sono mancati gli errori – da dimenticare, ad esempio, alcuni cambi di Zgraggen e Birbaum – ma in generale la prestazione fornita ha denotato unità e grande spirito di squadra.

Dopo il meritato pareggio dello Zurigo – caduto al 38’18 dopo una grande fase di pressione – “un altro Ambrì” avrebbe iniziato a tremare, cosa che (grazie anche alla seconda sirena arrivata da lì a poco) non è successa. Normale e prevedibile passare infatti alcune fasi in cui i Lions hanno saputo dominare il gioco, come ad esempio nella seconda parte di periodo centrale o nelle prime battute del terzo, ma in questa occasione i biancoblù hanno saputo gestire le difficoltà con maggior sapienza.

Dalla resistenza alle velleità avversarie sono poi scaturire diverse occasioni da gol, con l’Ambrì che nel terzo tempo e nell’overtime è andato davvero ad un nulla dal sigillo decisivo. Spettacolo, tante occasioni e diversi ribaltamenti di fronte hanno caratterizzato il finale di incontro, deciso poi ai rigori e che ha visto Giroux nelle vesti dell’eroe di giornata.

Una nota di merito va infinte spesa per Jason Fuchs, autore di una partita assolutamente strepitosa e che ha saputo dare ritmo ed energia ad una quarta linea sempre presente, anche fisicamente. Sempre più a suo agio nelle vesti di capitano Adam Hall, che ha macchiato la sua prestazione solo con una stupida penalità nell’overtime, ma che per il resto ha nuovamente confermato di essere probabilmente l’uomo più in forma del gruppo.

Ciò che più importa è però stata la reazione avuta dal gruppo, capace di tenere testa ai Lions grazie a determinazione, cuore, e nel corso di una partita giocata praticamente a sei difensori, data l’assenza di Chavaillaz, Sidler e Fora. Martedì sera già si potrà capire quale dei due volti mostrato dall’Ambrì è quello più vicino alla realtà… Alla Valascia arriverà infatti il Berna, ed anche in quell’occasione non ci sarà altra scelta se non quella di vendere cara la pelle.

fattore2
I PORTIERI: Sandro Zurkirchen da una parte e Lukas Flüeler dall’altra sono stati assolutamente strepitosi, mantenendo sul 2-2 una partita che dopo 65 minuti aveva visto le due squadre scagliare complessivamente 83 tiri (43 biancoblù).

La “sfida nella sfida” l’ha poi vinta il portiere leventinese, capace di tenere a galla i suoi nei grandi momenti di pressione avversaria nel terzo tempo e nell’overtime, per poi abbassare la saracinesca e parare tutti i sei rigori zurighesi.

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