AMBRÌ – Ha lasciato parecchio l’amaro in bocca la sconfitta patita dall’Ambrì Piotta nella serata di sabato che, dopo aver ottenuto due punti in casa degli ZSC Lions, ha gettato al vento un vantaggio di 3-1 sul Davos nel breve volgere di due minuti, finendo per perdere 4-3.
I leventinesi hanno disputato una buona partita, soprattutto nei primi due periodi quando in pista si è vista una squadra arrembante, determinata e con la giusta attitudine, ma ancora non è bastato.
Al termine della sfida abbiamo raggiunto Franco Collenberg, autore di un inizio di campionato difficoltoso e che sta ora cercando di riguadagnarsi la fiducia di coach Kossmann.
Franco Collenberg, nel terzo tempo stavate gestendo bene il vantaggio per 3-1… poi sono arrivate quelle tre segnature ed il Davos ha girato la partita. Che cosa è successo?
“Sì, avevamo la partita sotto controllo. Abbiamo disputato due ottimi primi periodi, mentre nel terzo alcune decisioni sbagliate e un po’ di sfortuna ci hanno condotto alla sconfitta. Non abbiamo avuto la giusta maturità per chiudere la sfida e in questo modo abbiamo favorito la rimonta del Davos”.
Nel primo periodo si è visto un Ambrì molto dinamico, sempre primo sul puck e capace di portare molta energia in pista. Poi è giunta l’ennesima segnatura in shorthand che ha dato slancio al Davos…
“È vero, ma nonostante ciò siamo riusciti a reagire bene a quell’episodio. Non ci siamo abbattuti e abbiamo riportato a due le reti di vantaggio. Credo che il vero problema non sia riconducibile a quell’episodio, bensì a quei minuti finali del terzo periodo. Non abbiamo avuto quella freddezza necessaria per chiudere la partita”.
Dopo undici partite disputate all’Ambrì manca ancora una vittoria piena da tre punti… Come te lo spieghi?
“È una domanda difficile. A dire il vero, ci sono molte ragioni. Oggigiorno in questa lega devi essere capace di giocare duramente per sessanta minuti: devi meritarteli questi tre punti. Credo che vi siano alcuni aspetti che vanno assolutamente corretti, così come la capacità da parte nostra di mettere sul ghiaccio la giusta attitudine per tutto l’arco dell’incontro. Siamo fiduciosi e crediamo che presto arriveranno questi primi tre punti”.
A fare molto bene finora c’è Peter Guggisberg, che anche in Leventina sta dimostrando di essere un vero fuoriclasse…
“Sì, Guggisberg è un attaccante dal talento eccezionale e tutti hanno già avuto occasione di vedere ciò di cui è capace. La scorsa stagione ha incontrato qualche difficoltà quando eravamo a Kloten, ma sappiamo benissimo di che tipo di giocatore si tratta e sono davvero felice per lui che le cose si siano sistemate. È di grande aiuto per la squadra”.
Kossmann non ti ha schierato per diverse partite, mandandoti addirittura ai Ticino Rockets. Ora da qualche partite sei sul ghiaccio, come consideri la tua situazione?
“La situazione è quella che è. Cerco di dare il meglio di me ad ogni cambio. Il mio obiettivo è di migliorare continuamente il mio gioco in modo da guadagnarmi la mia chance…”.