BIASCA – In passato una delle armi importanti dell’Ambrì Piotta di Luca Cereda era l’ottimo dualismo che si è riuscito a creare tra i pali, elemento che ha sempre permesso di mandare in pista il portiere che si riteneva potesse dare alla squadra le migliori chance di successo.
Lo scorso anno l’infortunio a Conz ha reso le cose più complicate ai biancoblù, mentre ora la sfida è quella di riuscire a sostituire un Daniel Manzato che nel suo secondo passaggio alla Valascia ha rappresentato un elemento di valore.
Per cercare di rendere di nuovo completo il reparto l’Ambrì Piotta ha puntato su Damiano Ciaccio, autore di un’ottima stagione due anni fa ed ora alla ricerca di un ritrovato slancio dopo un passato torneo complicato in cui a Langnau ha avuto poco spazio.
“Finora sta andando tutto bene, sto notando davvero tanta intensità durante gli allenamenti”, ha debuttato il 31enne. “Parlando italiano è per me più facile integrarmi velocemente, ho trovato un gruppo giovane con davvero un bello spirito, tutti sono qui per lavorare duramente”.
Damiano Ciaccio, dopo le difficoltà dell’ultimo anno come guardi alla nuova stagione?
“Ho un atteggiamento in tutto e per tutto positivo, è in arrivo una nuova stagione con una nuova squadra, dunque non bisogna perdere troppo tempo a riflettere ma bisogna solamente rimboccarsi le maniche. Sono davvero molto contento di essere con l’Ambrì Piotta”.
L’Ambrì punta molto sulla coesione dei suoi portieri, come sta proseguendo il tuo lavoro al fianco di Conz?
“Le cose stanno andando benissimo. Il mio rapporto con lui è ottimo, lo conosco da tempo ed è per me un amico. Sia sul ghiaccio che fuori lavoriamo bene, il tutto con la guida di Pauli Jaks che pure lui conoscevo già. Prepararsi così è l’ideale”.
In biancoblù potrai ritrovare una certa serenità, sai che avrai molto spazio e potrai giocare con maggiore regolarità…
“Sì, indubbiamente. Lo scorso anno ho dovuto accettare le scelte dell’allenatore, dal mio punto di vista l’unica cosa che mi restava da fare era lavorare bene durante gli allenamenti, ma nulla può ricreare le sensazioni e situazioni che si provano in partita. Ad Ambrì spero in una stagione diversa e sono pronto per la sfida che ho davanti”.
Sei arrivato a giocare stabilmente in NLA tardi nella tua carriera… Che margini di progressione pensi di avere ancora?
“Tutti i giorni si può migliorare qualcosa. Pauli Jaks ha uno stile di lavoro un po’ diverso rispetto a quanto ero abituato a Langnau, e questo mi va benissimo perché posso provare delle nuove cose. Anche se a febbraio compirò 32 anni non mi disturba cambiare qualcosa nel mio gioco, mi adatto con piacere”.
Sabato c’è già la prima amichevole, senza però alcuna certezza nel campionato… È difficile mantenere il focus giusto?
“Questo è un aspetto che lo staff ha messo bene in chiaro, si tratta di fattori che non possiamo controllare, dunque rimaniamo concentrati solamente sul nostro lavoro. Il nostro compito è quello di allenarci al massimo, e basta”.