Al Lugano mancavano poche pedine per completare la propria rosa, ma quella del difensore straniero era di fondamentale importanza. Alla ricerca di un giocatore completo e che potesse essere un esempio da seguire per il resto della squadra, Roland Habisreutinger ha individuato nello statunitense Taylor Chorney la soluzione ideale, in un’operazione che appare come un’opportunità interessante sia per il club per il giocatore.
Chorney ha infatti passato fondamentalmente tutta la sua carriera in Nordamerica lottando per un posto in squadra, senza però trovare la stabilità desiderata. Nelle ultime tre stagioni il 31enne è stato schierato in sole 97 partite tra Capitals e Blue Jackets (guardandone 148 dalla tribuna), e per lui era dunque arrivato tempo di voltare pagina.
“Per me stesso e per la mia famiglia questo è il momento perfetto per lasciare il Nordamerica e compiere la transizione in Europa”, ci spiega il difensore bianconero via email. “Nel corso degli anni ho avuto la bella opportunità di giocare in diverse città in Canada e Stati Uniti, ma ora sono entusiasta di poter vedere qualcosa di diverso. Nel momento in cui ho deciso di prendere in considerazione l’opzione europea, sapevo che la Svizzera sarebbe stata in cima alla mia lista. Ero molto eccitato quando ho saputo che il Lugano aveva manifestato il suo interesse, ho alcuni amici che hanno vestito la maglia bianconera e tutti hanno assolutamente adorato il loro periodo in Ticino. Sono molto felice di avere questa opportunità, sia dal punto di vista sportivo ma anche per quel che riguarda la città ed i miei futuri fans”.
A Lugano potrai tornare ad avere un ruolo chiave… Pensi di tornare a mostrare quegli aspetti offensivi del tuo gioco che avevi evidenziato ad inizio carriera e nelle minors, ma che difficilmente potevi esprimere in NHL?
“Effettivamente il fatto di poter giocare in una squadra in cui avrò un ruolo d’impatto è l’elemento che più mi eccita quando penso al mio futuro nel Lugano. Nel corso della mia carriera ho sempre lavorato duramente per cercare di migliorarmi, ma anche per mantenere quelle abilità che mi permettono di fare delle giocate. Sicuramente il mio obiettivo in Svizzera è quello di eccellere in entrambe le zone della pista, e non solamente in fase difensiva”.
Nonostante tu sia finito spesso in tribuna, sei sempre stato un elemento importante nello spogliatoio, specialmente a Washington… Quanta importanza dai alla tua personalità?
“Devo ammettere che durante il corso dell’ultima stagione è stato difficile rimanere a guardare… Ho sempre avuto molta fiducia nel mio gioco ed ora non vedo l’ora di poter girare pagina e mostrare le mie abilità. Detto questo, ho sempre provato molto orgoglio nell’essere come prima cosa un ottimo compagno di squadra, indipendentemente dalla situazione in cui mi trovavo. In questo senso non vedo l’ora di conoscere i miei nuovi compagni a Lugano e iniziare la nuova stagione assieme”.
Pochi mesi dopo la tua partenza da Washington i tuoi ex compagni sono riusciti a vincere la Stanley Cup… Come hai vissuto quel momento?
“In tutta onestà è stato molto difficile vederli andare fino in fondo… Sono però felice per loro, visto che ho mantenuto un ottimo rapporto con tanti giocatori dei Capitals e con lo staff tecnico. Nel momento in cui li ho visti alzare la coppa è cresciuta in me una motivazione ancora maggiore per riuscire a vivere presto un momento simile, e spero sarà a Lugano con la mia nuova squadra”.
In carriera hai avuto tanti compagni di squadra che sono poi finiti a giocare in Svizzera… Hai parlato con alcuni di loro prima della tua firma?
“Sì, ho contattato alcuni buoni amici che hanno avuto il privilegio di giocare per il Lugano. Sapevo già da tempo che il club bianconero è uno dei migliori in Europa, e chiedendo a chiunque ci abbia giocato non si trovano che conferme!”.